Questo che sto per raccontarvi non è esattamente uno sfogo. E non è neppure qualcosa successo propriamente alla mia Astra.
Ma forse può essere di qualche interesse per chi acquista su Alibaba, costituendo la riprova che è estremamente improbabile che qualcosa acquistato su quel siti possa non arrivare in Italia. E d'altra parte è un episodio che mostra inequivocabilmente in che nazione viviamo.
O se preferite, da un lato mostra quanto sia potente il business cinese, e dall'altro quanto non contiamo niente come cittadini.
Come avevo scritto qualche tempo fa qui sul msgboard, mi è stato cambiato, in garanzia, l'intero blocco infotaiment (Navi 900). Il nuovo è arrivato già configurato per il Bluetooth e per la retrocamera; appena inserisco la retromarcia compaiono sul display le guide direzionali che si incurvano sterzando, più un messaggio di "Videocamera retromarcia non disponibile"
In pratica, sarebbe stato sufficiente collegare la retrocamera, semplicemnte, per avere il sistema perfettamente funzionante ; sfortunatamante, la videocamera originale non è disponibile per GTC, ma non perchè non funzioni, ma soltanto perchè Opel non prevede alcun supporto fisico alla quale agganciarla.
Rivolgersi al mercato AM è quindi passo obbligato; su ebay ve ne era una incorporata in una plafoniera per la luce targa, del costo di cinquanta euro se dotata di sensore CMOS,e di ottanta euro se invece dotata di sensore CCD.
Su Alibaba quella con caratteristiche estetiche identiche, e con sensore CCD dalle caratteristiche tecniche altrettanto identiche costava 19 dollari spedizione compresa, meno di quattordici euro.
Parlandone in officina avevamo convenuto che valeva la pena provarla. L'unica differenza che parrebbe esistere nei collegamenti rispetto all'originale sembrerebbe stare nel fatto che questa è alimentata dal positivo della lampada della retromarcia, mentre l'originale prende l'alimentazione dalla scatola fusibili, per quanto vada comunque collegata all'alimentazione della luce di retromarcia. Evidentemente deve avere un microrelais che viene attivato tramite l'alimentazione della luce di retromarcia, ma l'alimentazione della videocamera è diretta e sotto fusibile.
Se è così, poco male; è sufficiente un microlelais esterno. Ma anche se non dovesse funzionare, si potrà cercare di sfruttare il supporto (la plafoniera) per installare la retrocamera originale.
Così, ho acquistato il 30 giugno, e loro hanno spedito il 7 luglio. L'esistenza di una raccomandata internazionale con il codice che mi era stato fornito risultava presente sul sito di Poste Italiane già dal giorno della spedizione, con "CINA" come Paese di accettazione.
Dopo averla seguita nei giorni, giovedì 17 luglio l'esito risultava "Consegnata dal portalettere al destinatario".
In alcuni periodi dell'anno mi accade di vivere da solo, e per motivi di lavoro esco di casa quando il servizio di portineria non è ancora attivo, e rientro quando è ormai terminato. Inoltre, il portiere non risiede nello stabile. Ritirandomi, giovedì sera, sapevo che non avrei trovato il portiere, e venerdì sarei stato in aeroporto addirittura prima dell'apertura della portineria, mentre il volo di ritorno sarebbe atterrato quando già la portineria era chiusa. Così, morso dalla curiosità, venerdì ho telefonato al portiere. Lui ha asserito di non aver ricevuto nulla, né giovedì né venerdì, e che nessun portalettere si faceva vedere da giorni. Altre persone che riesiedono nello stesso stabile si trovavano in condizioni analoghe (non per la retrocamera della GTC, ovviamente); a loro né raccomandate, né altro era giunto in tutta la settimana.
Ho allora tentato, prima di rientrare di chiamare il numero verde di Poste Italiane per i reclami. Chiamare è sicuramente possibile; ciò che è impossibile è che qualcuno, dall'altra parte, risponda. Ho compilato il modulo di reclamo on line; al termine dell'operazione il risultato è stato una pagina web bianca, priva di qualunque contenuto. Né conferma del buon esito dell'operazione, nè un messaggio, né un vaffanculo. Nulla.
Sabato mattina, con uno stato d'animo tra il frustrato e l'incakxato, mi sono rivolto all'ufficio giacenze, dove mi he stato risposto che se il pacco risultava consegnato, dovevo parlare con il dirigente, dal lunedì al venerdì dalle 10.30 alle 14.00. Cosa che ovviamente per me è impossibile. Solo qul giorno, nel mio quartiere, i pacchi non consegnati erano più di seicento, e diverse decine di persone avevano il mio stesso problema: pacco che risultava consegnato al destinatario senza che il destinatario avesse ricevuto niente.
Lo stato d'animo che oscillava tra il frustrato è l'incakxato ha avuto una brusca e decisa virata verso l'incakxato e basta. Tornato a casa ho chiesto al portiere se il portalettere che serve la zona fosse sempre lo stesso; ero deciso ad aspettarlo e fargli un discorsetto.
"Sì, è sempre lo stesso" mi ha risposto "ma adesso è in ferie. Dovrebbe venire un sostituto, sono ragazzi di ditte private a cui vengono dati incarichi temporanei. Persone sempre diverse. Ma da quando il titolare è in ferie non si è visto nessuno".
La cosa diveniva chiara. Queste persone ritirano la posta da consegnare, la lasciano a casa loro o la buttano via, scrivono quattro sgorbi sul registro delle consegne, come fossero le firme dei destinatari, e vanno per i fatti loro.
Ero ancora più incakxato. Avrei dovuto portare l'auto in officina per la riparazione del freno di stazionamento e volevo approfittarne per la retrocamera. Ho solo due pomeriggi liberi a settimane alterne; se salto una settimana devo aspettare mezzo mese per portare l'auto in officina. Ad agosto l'officina chiude.
Se poi l'idiota avesse almeno fatto finta di consegnare il pacco sostenendo che non aveva trovato nessuno, avrei potuto farlo ritirare da qualcuno. Se l'avesse buttato via dicendo che si era perso, i cinesi me ne avrebbero spedito un altro gratis; è scritto a chiare lettere sul sito. Ma questo è il massimo della disonestà. Ed il massimo del disagio per me. E non per i quindici euro: è mai possibile che uno stronzo debba decidere della vita mia?
Messe così le cose, invece, non potevo fare nulla; il pacco risultava consegnato, quindi non potevo ritirarlo in giacenza, non potevo dire che fosse stato smarrito... no, invece, a pensarci bene qualcosa avrei potuto fare.
Una denuncia ai carabinieri per furto, contro ignoti. Quando pago i cinesi, da quel momento l'oggetto p legalmente di mia proprietà. Se poi gli "ignoti" hanno dichiarato di avermi consegnato il pacco, il reato è anche falso ideologico. E se hanno messo una firma falsa, anche falso materiale. Oltre la truffa nei confronti del committente, ovviamente.
La prima giornata utile per poter sporgere denuncia sarebbe stata martedì pomeriggio, sempre per via dei due pomeriggi a settimane alterne blah, blah, blah...
Nell'attesa, domenica sera ho scritto ai cinesi, consapevole di come in Cina fosse lunedì mattina e di come quindi avrebbero letto subito la mail.
Ho scritto più o meno (non esattamente): "Cari cinesi, quello stronzo del postino si è fregato la videocamera, in quanto risulta consegnata e lui non mi ha consegnato un bel nulla. Quindi, nell'attesa di trovarlo ed impiccarlo ad un albero (basso, così tocca e non tocca ed è più divertente vederlo schiattare) devo ordinarne un'altra, posto che non posso fare carico a voi delle azioni di quello stronzo. Però per favore, potreste mandarmi quella nuova con un corriere serio? Chiaramente, vi pagherei la differenza. Tante belle cose, etc, etc".
Stamattina (data dalla quale, per inciso, non vivrò da solo per un po') trovo subito la risposta dei cinesi che mi dicono "Ok, ma non fare assolutamente nulla fin quando non hai notizie da noi".
Poco prima delle quattordici, mi telefonano da casa "Sai, hanno appena portato un pacchettino. Ed anche una raccomandata che è di qualche giorno fa!".
Chiaramente, agli altri abitanti dello stabile continua a non arrivare nulla. Ma adesso è più chiaro perchè su Alibaba possono permettersi di scrivere che se non ti arriva nulla loro ti spediscono nuovamente l'articolo assolutamente gratis.
A voi le conclusioni...