Da quello che può arguirsi anche dal fatto che il configuratore sia stato modificato, sembra che l'A16LET sia definitivamente uscito di produzione; forse rimane ancira per un po' sulla Corsa OPC. Di conseguenza, chi ha il motore se lo tiene e chi ha l'auto che monta questo motore ha un veicolo fuori produzione, e quindi deprezzato. Pertanto, credo per tutti coloro che non vogliano subire una penalizzazione economica notevole, e che quindi siano costretti a tenersi questo motore, sia giunto il momento di tirare le somme.
Quello che dirò nel seguito non si riferirà alla "mia" auto, sebbene è logico che la maggior parte delle informazioni mi vengano da questa; intendo però riferirmi in generale agli A16LET prodotti nell'ultimo anno.
Come qui sul forum molte persone sanno, non sono mai stato contento delle prestazioni di questo motore, e sempre come molti sanno non sono l'unico. Anche le recensioni hanno sempre sottolineato questo aspetto. Ma mentre molti hanno sempre incolpato peso e pneumatici delle auto sulle quali era montato, io ho sempre creduto di individuare nella coppia costante e nella eccessiva lunghezza dei rapporti del cambio il difetto principale di questo propulsore.
Di fatto, tutte le verifiche sui dati forniti dalla Casa ad accelerazioni e consumi, già non esaltanti, hanno dimostrato come questi fossero comunque eccessivamente ottimistici, al limite della falsità. Non così per quelli che riguardavano potenza e coppia. Nelle varie prove pre-rimappatura che si trovano sul Web questi motori hanno sempre espresso valori superiori a quelli dichiarati. Ho letto due prove eseguite dopo aver verificato i dati al dinamometro. Una delle prove riguarda una GTC che aveva fornito una potenza massima di 189 CV, notevole soprattutto se si consideri che l'auto era nuova. L'altra prova era una comparativa tra la Giulietta con il 1.4 Multiair ed un'Astra J 5 porte. Il 1,4 Multiair forniva una potenza massima (cito a memoria) di 173 CV ed una coppia massima di 273 Nm, valori allineati con quanto dichiarato in quanto la Giulietta ha l'overboost. L'A16LET aveva fornito una potenza massima di 198 CV ed una coppia massima di 278 Nm; anche l'A16LET ha l'overboost (anche se non si è mai capito se sull Astra sia mai stato implentato), ma con una coppia massima di 266 Nm per 5 secondi. Il motore dell'Astra ha quindi fornito prestazioni ben più elevate, ma alla prova in pista la Giulietta ha spuntato un 0-100 migliore.
Ribadisco qui ancora una volta ciò di cui sono straconvinto: la colpa è della trasmissione. Nel motore a coppia costante, la potenza aumenta linearmente con l'aumentare del numero di giri. Lo sfruttamento della potenza è allora possibile se il motore rimane a basso numero di giri il meno possibile. Ma come è possibile farlo salire velocemente di giri se i rapporti sono troppo lunghi?
In assenza della possibilità pratica di cambiare la trasmissione, la possibilità di cambiare le cose passa necessariamente per un incremento della coppia ai bassi regimi. Come tutti sanno qui, questo si può ottenere intervenendo sull'elettronica o con un modulo aggiuntivo, o rimappando la centralina di controllo del motore.
Fondamentalmente di sono due tipi di moduli aggiuntivi: un tipo che interviene direttamente sul motore, in parallelo all'ECU, ed un secondo che interviene sull'ECU, costringendola a variare la gestione del motore.
Il primo tipo è più costoso, sia perchè deve essere progettato per uno specifico motore, sia perchè deve essere realizzato per quel motore. Cioè la costruzione del modulo e dei cablaggi non può essere comune a quella di altri motori. Per una serie di motivi che elenco altrove, ho sempre ritenuto questa soluzione come la più soddisfacente; riassumendo, chi costruisce un simile dispositivo deve conoscere bene il motore, e l'ECU continua comunque a gestire tutto esattamente come la Casa ha stabilito che facesse. Dato il meccanismo di funzionamento, questi moduli hanno cablaggi complessi, che comprendono tra l'altro una linea di alimentazione. Personalmente conosco solo due ditte che sicuramente costruiscono moduli che funzionano in questo modo: Irmscher e Steinbauer. A giudicare da un cablaggio che ho visto tempo fa, forse anche Magneti Marelli costruisce qualcosa di simile, anche se la sigla del modulo sembra uguale per tutte le marche.
Purtroppo sugli A16LET costruiti nell'ultimo anno, qualcosa è stato variato nei cablaggi; ma credo che non sia l'unico tipo di variazione introdotta. Steinbauer dopo quasi un anno di tentativi non è stata in grado di produrre un modulo per questo motore; e Irmscher è stata costretta a ritirare i moduli che già produceva e che aveva immesso in commercio. Magneti Marelli, che pure sul sito elenca l'A16LET tra i motori per i quali vende i suoi moduli aggiuntivi, una volta interpellata ed informata del fatto che il motore di cui si parlava era stato prodotto nella seconda metà del 2012 ha dichiarato di non essere in grado di fornire moduli per questo specifico motore.
I moduli interposti tra sensori e centralina, sui motori sovralimentati a benzina di solito si interpongono tra il sensore MAP (Manifold Absolute Pressure) e la centralina, facendo credere a quest'ultima che la quantità d'aria che passa nel collettore di aspirazione sia maggiore di quanto non sia in realtà. A questo punto l'ECU calcola che la miscela sia troppo magra quindi incrementa la quantità di benzina ed anticipa l'accensione. A questo punto, la sonda lambda rileva un lambda < 1 ed informa l'ECU la quale, se in closed loop, cerca di riportare a 1 il rapporto aumentando la quantità d'aria nel condotto d'aspirazione (cioè, aumentando la pressione della turbina), e riduce l'anticipo. Adesso il motore ad ogni ciclo brucia più carburante ed esprime una coppia maggiore. Va da sè che se il motore brucia più carburante, il fatto che cos' si riducano i consumi è una pietosa bugia; ma questa è l'ultima delle preoccupazioni. La prima è che tutta questa regolazione viene fatta dall'ECU partendo dal presupposto che i dati di partenza siano veritieri, cosa che non è. I produttori di moduli sofisticati sostengono che la variazione del segnale proveniente dal sensore MAP non sia una semplice attenuazione, ma che venga variata in funzione del numero dei giri e del conseguente stato dell'ECU in rapporto ai dati ricevuti dalla sonda lambda. Già, ma come fa il modulo ad avere idea del numero dei giri non essendo agganciato ad alcun altro sensore? Può solo avvalersi di valutazioni presuntive effettuate sui valori (quelli veri) che gli giungono dal sensore MAP. Vi renderete conto allora che affinchè un sistema così funzioni al meglio dovrebbe essere progettato specificamente per quel motore, e non tarato grossolanamente con un commutatore.
Inoltre... è inevitabile che il motore, sebbene per brevissimi istanti, lavori con anticipi errati, come errati saranno tutta una serie di altri parametri. QUanto questo influirà sulla vita del motore? Non crederete che il produttore del modulo lo abbia testato su ogni motore per centinaia di migliaia di chilometri, e poi abbia paragonato lo stato dei componenti del motore con quelli di un motore analogo senza modulo... la mancata accensione di spie di segnalazione, o il fatto che la centralina non vada in recovery non significa nulla. La centralina dà degli allarmi solo quando applicando una funzione di trasferimento ai valori di ingresso, ottiene dei valori in uscita che sono fuori range, e che quindi non può compensare con nessun intervento. Il fatto che invece riesca a compensare le alterazioni introdotte dal modulo non dà la benchè minima garanzia che questo escluda danni a medio o lungo termine. La centralina crede che il motore stia funzionando secondo le specifiche, ma così non è MAI. Non bisogna dimenticare che tutto il "ragionamento" dell'ECU è inficiato alla base dal fatto che sta valutando dati falsi, e le precauzioni che prende per far funzionare correttamente il motore si basano sul presupposto che essi siano veri.
Se con queste parole ho fatto preoccupare qualcuno, i possessori degli ultimi (in tutti i sensi) A18LET possono tirare un sospiro di sollievo: mai nulla di tutto questo avverrà. Collegando uno di questi moduli all'A16LET, nella prima fase avviene probabilmente ciò che p stato descritto. Ma non appena viene rilevato il fatto che la miscela è troppo grassa, l'ECU, semplicemente, riduce l'alimentazione. Il motore va come se il modulo non ci fosse. Agendo sui controlli del modulo, ciò che sembra avvenire è che l'ECU parte dal presupposto che i dati in arrivo dal sensore MAP siano alterati, non ne tiene conto e va con le tabelle sue. Pertanto, tutto ciò che si ottiene è un decremento delle prestazioni. Questi moduli non funzionano su questo motore.
Perchè sia stato fatto tutto ciò sembra non saperlo nessuno. Quest'ultima caratteristica degli ultimi A16LET sembrerebbe essere un'ulteriore sofisticazione di gestione, un'ulteriore protezione verso possibili guasti dei sensori, che l'ECU tratta in maniera più precauzionale possibile. Ma se associamo questa caratteristica alle estreme difficoltà che si sono incontrate (e si continuano ad incontrare) nel remapping, e con l'impossibilità di uso dei moduli più sofisticati, ottenuta anche attraverso un improvviso ed inspiegabile cambio di connettori, tutto insieme sembra potersi vedere come il tentativo di rendere inespugnabile l'elettronica di questo motore, qualunque tipo di attacco si decida di portare.
Un noto "dietrologo" come me vede in questo una stretta connessione con la commercializzazione dei due motori SIDI diversi, e quindi parte di questa operazione di larketing, ma questo è un altro discorso...
Resta il fatto che l'unico approccio possibile resta la rimappatura. Fermo restando il fatto che ognuno ragiona con la propria testa e che i consigli altrui meritano di solito di essere buttati nel cesso, accettate il consiglio per questa volta: non fate cose esagerate.
QUesto motore, con questa trasmissione, non potrà mai regalare emozioni forti, qualunque cosa facciate. Se fate innalzare il limitatore a 7500 giri otterrete qualche risultato migliore in un paio di spari al semaforo, ma la probabilità di poter usare questa caratteristica nella guida "vera" è infinitesima. Ad alto numero di giri questo motore esprime già la potenza che serve. Intervenite solo nella coppia disponibile ai regimi minori; la vostra auto diventerà molto più piacevole, spesso divertente da guidare, addirittura con qualche emozione qualche volta. Mantenendo l'affidabilità del motore, considerato che dobbiamo tenercelo.
Credo d avere finito qui, definitivamente; probabilmente avrò anche detto qualcosa di errato, ma comunque non scriverò più su questo argomento. Non vi tedierò mai più: aspetto solo i rimborsi per i moduli...