[TEST DRIVE] Opel Meriva 1.4 Elective

Discussioni generali sulla Meriva B (2010)

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[TEST DRIVE] Opel Meriva 1.4 Elective

Messaggiodi GreyOwl » 15/11/2010, 20:02

Tranquilla ma “precisa”

L’auto in sintesi
È cresciuta di dimensioni divenendo più pratica: ai sedili posteriori che scorrono longitudinalmente e di lato, si aggiungono le innovative porte “ad anta d’armadio”. Fra le curve è precisa, ma il 1.4 a benzina ha poca grinta. Buoni il rapporto prezzo/dotazione e le finiture.


*Prezzo € 16.250
*Consumo misto 11,9 km/l
*Emissioni CO2 144 grammi/km
*Euro 5

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Perché comprarla
È pratica e ben dotata

Totalmente rinnovata, ha una linea gradevole e, rispetto al vecchio modello, è anche più lunga; le inedite porte posteriori che si aprono “al contrario” sono comode in alcuni frangenti, ma di notte si vedono poco. Sono state conservate soluzioni pratiche come i sedili posteriori scorrevoli e la dotazione è migliorata, ma il prezzo non è cresciuto. Buoni il comfort e la tenuta di strada; peccato che il 1.4 a benzina sia “fiacco” in ripresa.
Cresciuta sino a 429 cm di lunghezza (ben 25 in più rispetto al vecchio modello) ora la Opel Meriva va a confrontarsi anche con le monovolume di classe media. Anche la dotazione è migliorata: la Elective, che è la versione “base”, ha di serie il “clima” automatico e il regolatore di velocità, oltre, naturalmente, all’Esp e a sei airbag. Ma il prezzo non è cresciuto, e sono stati conservati i sedili posteriori scorrevoli sia longitudinalmente, sia trasversalmente.

La linea di cintura “movimentata” rende la fiancata più leggera e alcuni dettagli – come per esempio i fari – sono ispirati a quelli dell’Astra. Ma l’elemento più innovativo sono le porte ad “anta d’armadio”, con quelle posteriori che si aprono al contrario rispetto al senso di marcia. Migliorano l’accessibilità, ma comportano anche svantaggi: di notte, per esempio, la portiera aperta risulta poco visibile per i veicoli che sopraggiungono.

Elevate le qualità stradali: le sospensioni sono efficaci nel filtrare le buche, ma non per questo si mostrano troppo cedevoli in curva e, dunque, il rollio risulta sempre sotto controllo. Chi ama la guida brillante apprezzerà pure la precisione dello sterzo e la pronta e rassicurante risposta dell’impianto frenante. Ciò non toglie che la Meriva resti una vettura da famiglia, dunque piuttosto silenziosa e comoda anche nei lunghi viaggi.

Il punto debole di questa versione è il 1.4 aspirato a benzina, che malgrado la buona potenza (ha 101 CV) risulta sottodimensionato per muovere una massa che vale quasi 1300 kg a vuoto. Non lo aiuta il cambio, morbido e preciso negli innesti ma anche caratterizzato da rapporti lunghi: così le riprese risultano lente e faticose e quando serve un po’ di brio si finisce per dover scalare marcia e dar fondo all’acceleratore.

Vita a bordo
Il bello della flessibilità

Il volante e la plancia ripropongono l’impostazione dell’Astra, e anche il livello qualitativo è altrettanto elevato. I comandi sono ben disposti e facilmente raggiungibili, anche se ai numerosi tasti nella consolle si deve fare l’abitudine. Oltre che ben rifinito, l’abitacolo è accogliente e pratico, con il “plus” del divano posteriore suddiviso in tre sezioni indipendenti; la sistemazione dell’eventuale quinto passeggero, però, è sacrificata. Bene il bagagliaio: è pratico e si sfrutta con facilità.
Plancia e comandi
L’impostazione del “ponte di comando” è ripresa dall’Astra, e altrettanto dicasi per il volante, sulle cui razze ci sono i tasti della radio e del regolatore di velocità; come optional si può avere la corona rivestita in pelle. Le finiture sono curate e i materiali di buona qualità, ma nella consolle si contano ben 31 pulsanti e 4 manopole: per trovare al volo quello giusto bisogna farci l’abitudine. Ben collocati anche i comandi secondari, come il bottone (vicino alla base della leva del cambio) che aziona il freno di stazionamento elettrico. Completo e ben leggibile, il cruscotto ha una gratificante estetica di ispirazione sportiva.

Abitabilità
Le ampie regolazioni rendono il posto guida adatto a tutte le taglie, e i centimetri in più rispetto al vecchio modello si sentono. Funzionale il divano suddiviso in tre parti indipendenti, con i posti laterali che si possono “muovere” di 23 cm in senso longitudinale, oppure essere avvicinati fra loro dopo aver abbassato quello nel mezzo (così si guadagna spazio per spalle e gomiti); in alternativa, abbattendo la sezione centrale dello schienale si ottiene un bracciolo. Peccato che il frazionamento 40/20/40 penalizzi l’eventuale quinto passeggero, il quale, per giunta, si trova fra i piedi la rotaia del FlexRail, ossia la struttura che offre supporto scorrevole al bracciolo anteriore e ad alcuni portaoggetti (è di serie, ma vi si può rinunciare senza sovrapprezzo).

Bagagliaio
Più che per la capacità totale (elevata, ma non la migliore della categoria), il bagagliaio si fa apprezzare per l’ampiezza dell’imboccatura, per la soglia distante soltanto 67 cm da terra e per la regolarità del profilo interno, libera dalla sporgenza dei passaruota: lo spazio a disposizione si sfrutta agevolmente e non si fa fatica a stivare l’occorrente per una vacanza con la famiglia. La possibilità di far scorrere il divano, oppure di abbatterlo del tutto senza che si formino gradini sul pavimento, aumenta ulteriormente la flessibilità. Utili gli sportellini laterali che ospitano il kit di riparazione delle gomme e quello del pronto soccorso; sotto il piano di carico, inoltre, c’è un doppiofondo di una decina di centimetri e il posto per la ruota di scorta (che, però, si paga a parte).

Quanto è sicura
Attenzione ad aprire quelle porte

La nuova Opel Meriva non è ancora stata sottoposta ai crash test dell’EuroNcap, ma dalla dotazione di serie, che comprende l’Esp e sei airbag, si evince che la sicurezza sia stata fra le priorità del progetto. Data la particolare apertura delle porte, ci sono pure un’apposita spia che si illumina in caso di errata chiusura o malfunzionamenti, e un sistema che quando ci si mette in movimento blocca automaticamente le serrature evitando aperture accidentali.

L’equipaggiamento di serie è completo: assieme ai dispositivi fondamentali come l’Esp e i sei airbag (con quelli per la testa estesi ai posti dietro e quello frontale destro disattivabile), è compreso nel prezzo pure il regolatore di velocità. I fendinebbia, invece, si pagano a parte. L’adozione delle porte con apertura “ad armadio” non ha fatto sparire il montante centrale – necessario per irrigidire la scocca e per opporre adeguata resistenza agli urti laterali – ma ha spinto i progettisti ad adottare soluzioni specifiche per questo modello: superati i 4 km/h le serrature si bloccano (per sbloccarsi automaticamente in caso di incidente), e c’è un’apposita spia che segnala malfunzionamenti o errate chiusure. Resta il fatto che, soprattutto di notte, ai passeggeri posteriori è richiesta particolare attenzione nello scendere dall’auto: proprio per la loro particolare modalità d’apertura, le portiere risultano poco visibili per i veicoli che sopraggiungono, anche perché prive di catarifrangenti e luci d’ingombro. Quanto ai risultati dei crash test, bisogna attendere che l’EuroNcap esamini la nuova Meriva.

Al volante
Più del motore può l’assetto

Lo sterzo leggero, la posizione di guida rialzata e la lunghezza non eccessiva la rendono adatta alla città, ma dal lunotto si vede poco e per parcheggiare tranquilli conviene aggiungere i sensori. Fra le curve si apprezza la solidità delle sospensioni, che favorisce la tenuta di strada e la precisione senza penalizzare troppo il comfort. Per apprezzare appieno queste qualità, però, servirebbe un motore più vivace: il 1.4, nei sorpassi, fa fatica e impone di lavorare molto d’acceleratore e cambio. Delle modeste doti di ripresa si soffre anche in autostrada, ma in compenso l’insonorizzazione è valida e il comfort non delude.

In città
Lo scatto e la ripresa non impressionano, ma in compenso lo sterzo leggero e diretto, le dimensioni non eccessive e la buona visibilità permettono di affrontare il traffico senza eccessivo impegno. È, comunque, consigliabile aggiungere i sensori di parcheggio (optional), perché il lunotto – anche se sembra ampio dal momento che copre una buona parte del portellone – non offre una visibilità ottimale. Lo sfavorevole rapporto peso/potenza penalizza i consumi: si superano di poco i 10 km/l.

Fuori città
Le sospensioni garantiscono un buon comfort senza risultare troppo cedevoli, e ne guadagna la guidabilità: anche grazie allo sterzo preciso, fra le curve è possibile “pennellare” le traiettorie con precisione (ancor più se la vettura è equipaggiata con cerchi di 17” e pneumatici ribassati, optional presenti nell’esemplare in prova). Le reazioni sono sincere anche se si esagera, e l’Esp interviene di rado (e con un lieve ritardo). Ma per rendere la guida davvero gratificante servirebbe un motore più vigoroso: le riprese sono lente e per effettuare i sorpassi con un buon margine di sicurezza si deve studiare bene la manovra e pigiare a fondo l’acceleratore.

In autostrada
I rapporti lunghi contribuiscono a mantenere bassa la rumorosità del motore, e neppure i fruscii aerodinamici né il rumore di rotolamento delle gomme infastidiscono più di tanto; valido anche il comportamento delle sospensioni, che filtrano efficacemente le giunzioni dell’asfalto. Peccato che la stazza si faccia sentire, per cui, per riguadagnare velocità dopo un rallentamento non resta che scalare marcia. Lo sterzo si mantiene preciso anche ad andatura elevata, e la stabilità non viene meno neppure quando, nei rallentamenti improvvisi, si chiama in causa il potente impianto frenante (la cui modulabilità, comunque, non è eccezionale).

Ne vale la pena?
Valida in tutto tranne che nella grinta

Gradevole nella linea, bene equipaggiata e costruita con cura, la nuova Meriva è offerta a un prezzo equilibrato e rappresenta una buona scelta per chi desidera una monovolume compatta ma sufficientemente pratica e spaziosa per rispondere – anche in fatto di capacità di carico – alle esigenze di una famiglia. Su strada si apprezzano il comfort e la guidabilità, ma le prestazioni del 1.4 aspirato sono solo sufficienti.

Moderna e piuttosto originale, ha un abitacolo bene organizzato e rifinito con attenzione. Alla versatilità giova più il divano costituito da tre sezioni indipendenti che le portiere “ad armadio”, i cui vantaggi – tuttavia – si apprezzano soltanto quando c’è lo spazio per aprirle completamente. È una vettura adatta alla famiglia, anche grazie al bagagliaio pratico e dalla forma regolare. Stabile e “incollata” all’asfalto, su strada è confortevole e sicura, ma il 1.4 aspirato permette prestazioni solo sufficienti: se si vuole anche la verve, è meglio orientarsi sulla versione sovralimentata (c’è da 120 o da 140 CV) oppure sulle turbodiesel più potenti. L’Elective, che è l’allestimento “base”, è già ben dotato sia sotto il profilo della sicurezza, sia del comfort. Chi è attratto dal superfluo farà bene, comunque, a prendere in considerazione la più costosa e ricca Cosmo, che, fra l’altro, offre inclusi nel prezzo anche il “clima” bizona in luogo di quello automatico tradizionale, gli alzacristalli elettrici posteriori e i cerchi in lega.

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Perché sì

Dotazione
Nonostante la Elective sia la versione base e consenta un bel risparmio rispetto alla Cosmo, offre di serie tutto quanto serve per il comfort e per la sicurezza: “clima”, radio con comandi al volante, regolatore elettronico di velocità, Esp e sei airbag.

Prezzo
A parità di dotazione, è difficile individuare una rivale in grado di reggere il confronto. Oltre al posizionamento del listino, a rendere conveniente la Meriva contribuiscono anche le dimensioni: molte delle avversarie sono più piccole.

Sospensioni
Sullo sconnesso dimostrano valide capacità filtranti, ma non per questo risultano troppo cedevoli. Anzi, fra le curve la monovolume tedesca evidenzia un rollio limitato, è piacevole da condurre e, soprattutto, sicura in ogni situazione.

Versatilità
La “modularità” dell’abitacolo è una delle peculiarità di quest’auto: si può configurare a uno, due, tre, quattro o cinque posti, e i sedili posteriori scorrono sia lateralmente, sia longitudinalmente. Numerosi pure i ripostigli per i piccoli oggetti.

Perché no

Bagagliaio
Ha un’imboccatura ampia, e il profilo interno regolare che permette di sfruttare con facilità tutto lo spazio a disposizione. Peccato, però, che la capacità non sia superiore a quella offerta da rivali più piccole.

Consumi
La massa non è particolarmente contenuta, e la carrozzeria alta determina una sezione frontale importante, per cui il 1.4 risulta un po’ sottodimensionato: si tende a sfruttarlo parecchio e i consumi, soprattutto in città e in autostrada, ne risentono.

Porte posteriori
Oltre all’effetto scenico determinato dalla loro originalità, le portiere posteriori “controvento” facilitano l’accesso. Ma aprendole di notte si deve fare attenzione: data l’assenza di luci d’ingombro e catarifrangenti, sono poco visibili per i veicoli che sopraggiungono.

Prestazioni
Lo sfavorevole rapporto peso/potenza e le marce lunghe (che dovrebbero ridurre i consumi) la rendono pigra in ripresa, e anche i sorpassi sono impegnativi: per avere un minimo di brìo si è costretti a “tirare il collo” al motore.

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Re: [TEST DRIVE] Opel Meriva 1.4 Elective

Messaggiodi Michele71 » 01/03/2011, 21:03

Solo una nota...
non direi che le portiere sono "innovative", visto che già in passati decenni sono state la fortuna di alcuni noti modelli di veicolo.
E' un "remake" :-)
ripreso e messo nel 2011 su una vettura.
Per il resto concordo ed approvo quanto scritto.
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Re: [TEST DRIVE] Opel Meriva 1.4 Elective

Messaggiodi jamex » 03/03/2011, 11:56

vedo che le ultime opel sono sempre più belle e rifinite...........però stanno diventando l'ultima ruota del carro per quanto riguarda peso e consumi e non sono certo da primato come prestazioni.........quando un giorno la mia astra h mi abbandonerà (sgrat sgrat) cambierò marca per la prima volta :? :? :? :?
14/01/2009 ordinata Astra 5P 110 cv Cosmo+vernice metallizzata (colore tecnical grey),+new cosmo pack+fari bixeno+radio cdc 40 opera+ruota di scorta di dimensioni normali+terzo anno di garanzia e ritirata il 28/02/2009
A.M.: Meccanica-optional-elettronica: modulo DI.PA GP+Cruise Control+AlbedaH 2# by Cl@udio+nebulizzatori insigna+cassetto refrigerato
Tuning interno+esterno: illuminazione zona pedali e zona piedi passeggero con strisce a led simoni racing, illuminazione plafoniere interne+portaoggetti+bagagliaio a led by soldato italiano,coprimaniglie interne irmscher, copribocchette aria in alluminio spazzolato,copriapertura cassetto portaoggetti in allumio spazzolato, fondino Innoparts (THE BEST),luci di posizione a Led, luci targa PIAA H222+antennino piccolo peugeot+poggiapiede personalizzato-pedaliera OPC+ Led ingombro-led sotto le portiere-led nelle maniglie interne-Ambient light tutto by il mitico GTC16
Tuning Audio: kit audio anteriore Hertz esk 165L+Kit audio posteriore Hertz ecx 130 (da montare 7 cassa con Full range Impact da 87 mm)
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