Da tempo volevo dedicarmi a questo lavoro troppe volte trascurato nella realizzazione degli upgrade degli impianti audio di serie. E’ da notare come troppe volte si sostituiscono i woofer di serie (con spider in plastica, sospensione in foam e cono in cellulosa, di certo non di elevata qualità) con dei componenti molto costosi, di elevata qualità e poi…si fanno lavorare nel peggiore dei modi, su supporti economici, su lamierati non trattati che sembrano delle groviere e con paraspruzzi in plastica pronti a generare fastidiosi scricchiolii in qualsiasi momento..I woofer da installare in portiera, per quanto già siano stati progettati per lavorare in un ambiente “non idoneo” dovrebbero essere messi incondizione di lavorare quanto più possibile in una sorta di “cassa chiusa”. Cosa ovviamente impossibile in portiera, ma ci si può avvicinare, migliorando le dispersioni della portiera originale ed evitando fastidiose e deleterie vibrazioni dei lamierati e dei componenti installati.
Per cercare di creare tale ambiente idoneo nel quale sfruttare al meglio le potenzialità dei woofer in mio possesso (dei RES FCO180 con cono in carbonio da 250WRMS e 91db di sensibilità), alla quale timbrica e capacità di discesa sono ormai legato da svariati anni ed alle quali proprio non voglio rinunciare, ho deciso di adottare un approccio piuttosto “importante” nel trattamento di insonorizzazione.
Materiali: mi sono orientato su un trattamento dei lamierati esterni (la parte esterna della porta, ovvero quella che si vede dall’esterno della macchina –che, ovviamente, viene trattato comunque sulla sua superficie interna) di tipo liquido, ovvero una vernice bituminosa specifica di elevato peso specifico atta a ridurre la frequenza di risonanza dei supporti sui quali viene applicata. In commercio ci sono vari prodotti, io mi sono orientato sul “Noisestop” trattato da un carissimo amico della http://www.zacksprotos.it il quale ha un catalogo fornitissimo con un sacco di prodotti di altissima qualità. Per il trattamento della parte interna e la sigillatura delle enormi voragini dei lamierati, mi sono orientato su un altro prodotto a catalogo, ovvero il Fonex Extreme, una guaina fonoassorbente anch’essa a base bituminosa con integrato un foglio di alluminio che lo rende particolarmente adatto a sigillare grandi superfici. Supporti specifici altoparlanti facilmente reperibili a catalogo della Phonocar o altri marchi. Un po’ di solvente alla nitro, pennello e rullino (che poi sono da buttare…), rullino per pressare il Fonex, guaina termorestringente, filo di stagno, saldatore, disinfettante, cerotti e qualche santino…direi che c’è tutto quel che serve…
Modus operandi:
tralascio la parte di smontaggio (e smadonnamenti vari..) dei pannelli porta in quanto c’è già una bella guida sul forum, quindi passo a far vedere come si presentano le portiere “spogliate “ del loro rivestimento interno:
Si nota la copertura in plastica trasparente per evitare infiltrazioni di acqua. Ho notato che la cartella della portiera ha una rientranza in corrispondenza della tasca porta oggetti che si inserisce all’interno del lamierato ed in quella posizione hanno realizzato delle grinze sulla plastica trasparente per renderla deformabile. Questo complica un po’ le cose ma, a mio avviso, tale “grinzatura” può anche essere all’origine di probabili scricchiolii all’interno della portiera.
Prima operazione: eliminare tale protezione in plastica trasparente e smontaggio altoparlante (solidale con il supporto).
Seconda operazione: pulizia a fondo con solvente alla nitro dell’interno del lamierato per eliminare le cere messe in fase di assemblaggio in quanto causerebbero problemi nell’adesione della vernice insonorizzante.
Preparazione all’applicazione della vernice insonorizzante. Io ho utilizzato un rullino, perché provando con il pennello ho solo tribolato e ne è finita più in terra e sul mio braccio che sui lamierati..
Vernice applicata. Attenzione a tentare di lasciarne il più possibile,non va “tirata” come le tinteggiature edili, ma bisogna lasciarne un buon residuo. L’azione di smorzamento delle frequenze di risonanza avviene aumentando la massa della superficie che tende a vibrare, quindi più vernice si lascia, meglio è. Da notare che un barattolo da 4 kg lo ritengo appena sufficiente al trattamento di due portiere. L’applicazione col rullo, a mio avviso inoltre, permette di ottenere una superficie molto irregolare, ottima per evitare il propagarsi di disturbi e per spezzare delle onde stazionarie (adesso ho semplificato molto il concetto e probabilmente non utilizzando i termini appropriati e corretti, però il concetto c,è..eheheh…). E’ bene cercare di coprire quanta più lamiera possibile, comprese le barre antintrusione, ma facendo attenzione a non coprire i fori di scolo posti sul fondo della portiera. Attenzione anche a non farne andare nelle guide di scorrimento del vetro. Eventuali eccessi vanno ripuliti subito con il sovente alla nitro. Se si secca sono dolori..
Appena ho tempo continuo col lavoro e inserisco qui le varie descrizioni/commenti
Anteprima applicazione Fonex extreme…
Una volta applicato il Fonex Etreme bisogna accertarsi della perfetta adesione dello stesso ed evitare la presenza di bolle d’aria che potrebbero facilitarne il distacco ma soprattutto inficiarne l’azione di aumento del peso delle superfici sulle quali è applicato. Per quest’operazione ho usato un rullino in alluminio facilmente reperibile nei colorifici:
Ed un rullino a botte più piccolo per gli angoli ed i profili più difficili (attorno al supporto altoparlante ho usato anche il martello ed ha svolto perfettamente la sua funzione..)
Nell’immagine sotto una panoramica della portiera come si presenta adesso, con particolare attenzione a ricoprire anche la parte esterna del supporto altoparlante per farlo diventare solidale con la struttura sulla quale è applicato:
Ed ecco gli altoparlanti che vanno a sostituire quelli di serie (che non sono poi di pessima fattura) dei RE FC180 da 250W RMS con cono in carbonio e bobina mobile da 38mm:
Si procede al collegamento dell’altoparlante e, come mio solito, saldo direttamente i cavi sui connettori (ODIO l’utilizzo dei faston), il tutto ovviamente protetto da due spezzoni di guaina termorestringente:
Ho provveduto ad insonorizzare un minimo anche la cartella della portiera, specialmente nella zona attorno alla griglia che è quella più soggetta a possibili vibrazioni. Anche in questo caso ho usato del Fonex Extreme e della spugna piramidale autoadesiva
Così facendo posso considerare l’operazione (blanda) di insonorizzazione portiere conclusa. L’impatto sulla resa acustica è considerevole, anche se gli altoparlanti sono pilotati direttamente dalla sorgente (l’installazione di un amplificatore migliorerà notevolmente il tutto).