mrwant® ha scritto:Allora, non torno giù perchè non riesco a stare più qui, o perchè ho perso il lavoro sia chiaro. Mio papà costruisce case, e possediamo già un terreno di nostra proprietà, sfruttiamo l'occasione per farne una nuova, così invece che spendere almeno almeno 160/170.000 (che nessuna banca ci vuole dare) € un appartamento in un condominio dove magari (anzi, sicuramente) non mi trovo bene, ne vado a spendere circa la metà per costruirmi una casetta per cavoli miei. Detto questo non nascondo che lo faccio anche per tornare giù, certo che l'Abruzzo mi manca come ho già detto prima. Ma i motovi che ci spingono a fare il grande passo, non sono solo questi, sono tantissimi, potrei dire che lo facciamo perchè se dovesse mai arrivare un'altro bimbo, non saprei come gestirlo, qui dovrei mandarlo al nido e non vi dico quanto costa un asilo nido, contando che lo frequenterebbe per 2 anni e mezzo circa. Invece giù ho i miei genitori quasi in pensione e quindi fate voi....Comunque ALEX, capisco il tuo punto di vista, e non faccio "'na turnata" come dici tu, la decisione è stata presa da entrambi e non dico a malinquore, ma quasi. Sono in affitto ormai da 8 anni e non riesco a mettere da parte 1 €, vuoi che non mi sono rotto le scatole a buttare via i soldi?
ed io capisco te.
il mio grido "fuori dal coro" era solo legato alla mia esperienza personale che ti riassumo brevemente:
nato a varese nel 1978
trasferito a lecce provincia (la famosa turnata) a undici anni
ritrasferito a milano a 19 per l'università (con un anno di studi in Canada)
tornato a lecce a 24 per lavoro
trasferito a piacenza a 27 per lavoro
trasferito a fano a 29 per lavoro
trasferito coattamente a torre annunziata a 30 (gennaio 2009) per lavoro
ok, io inseguo il lavoro, ma di posti mi sembra che ne ho girati.
chi poi come me e te, sono tanti anni che sta lontano dalla propria terra ( per te l'abruzzo, per me... boh? Lecce direi, ho casa, ho la mia famiglia, madre e padre perché la sorella è a milano) ha sempre il miraggio e il desiderio di tornare a casa propria, che nel frattempo s'è trasformata nella propria testa in una specie di eldorado, dove la vita è migliore, costa di meno, la gente è più brava... i datori di lavoro pagano e tutto funziona a meraviglia.
tendiamo a dimenticarci i motivi per cui ce ne siamo andati, che magari lavoro non ce n'è, oppure è sottopagato, che non c'è un ufficio pubblico che funzioni e che se non conosci qualcuno non spedisci neanche una raccomandata, ecc...
se ce ne siamo andati via, cinque, dieci, vent'anni fa, è perché quella terra che tanto amiamo e sogniamo in realtà non ci ha fatto da madre, ma da matrigna, e ci ha sputati via lontano, ripudiati, vilipesi.
nel frattempo, noi siamo cambiati, abbiamo assimiliato modi di fare differenti, culture, ci siamo abituati alle cose che funzionano, abbiamo assunto stili di vita differenti. Lei, la nostra matrigna NO. è stempre la stessa. e riabituarsi ad essa, fidati, sarà dura.
Ci ho provato, per questo te lo dico. ci ho provato per quasi 3 anni, dopo l'università. con tanto entusiasmo, creatività e voglia di fare. con tante promesse. non rispettate. e con 13 stipendi non pagati e mia madre che mi dava la 10 euro per mettere benzina alla macchina per andare a lavorare. alla fine ho dato di matto e pur di andarmene ho accettato un posto infimo a piacenza, ricominciando la gavetta da capo.
Per questo ti dicevo, se devi trovarti un lavoro giù, tanto vale che impieghi quelle energie per trovarti un posto migliore dove sei ora!
tutta sta pappardella te l'ho scritta da amico. poi non sta a me convincerti o criticare gratuitamente le tue scelte. anzi, rispetto ed ammiro il coraggio che dimostri. Sii consapevole di quanto ti possa costare (moralmente) trasferirti e quali sono i benefici che ne otterrai.
un grande in bocca al lupo - di cuore, non di circostanza - e tienici aggiornati.
Alex
nota per i non leccesi:
dicesi Turnàta il trasferimento definitivo nel luogo di origine
dicesi Scìsa la semplice villeggiatura (per un periodo limitato) nel luogo di origine