E allora un po di tecnica pure qui:
Il motore Wankel è un motore a combustione interna, inventato da Felix Wankel nel 1950, di tipo rotativo perché il pistone non si muove di moto alternativo ma ruota intorno a un asse.
Il principio di funzionamento vede un pistone a tre lobi che ruota eccentricamente intorno all'albero motore, generando con il suo movimento le fasi di aspirazione - compressione - scoppio - scarico.
Le prime vetture che adottarono questo tipo di motore furono le NSU, tra cui la Ro 80. Tra il ’62 e il 1970, la Mercedes Benz realizzò quasi una decina di prototipi tra cui le famose C111 a tre e quattro rotori (realizzate tra il 1969 e il 1970) e una 350 SL Quadrirotore utilizzata normalmente da Wankel stesso. Alla Mercedes si affiancò la GM, con i prototipi Chevrolet e la American Motors, che realizzòuna versione rotativa della sua Pacer. I principali problemi riscontrati nell'utilizzo di vetture fornite di tale motore erano relativi alla durata delle guarnizioni di tenuta che lavorano in condizioni di pressione elevata. Attualmente, grazie allo sviluppo della tecnologia dei materiali, la durata di vita di questi propulsori è notevolmente aumentata, consentendo una maggiore produzione su larga scala. La casa automobilitica Mazda ormai da quasi vent'anni porta avanti lo studio e lo sviluppo di motori rotativi ad alte prestazioni (vedi Mazda RX-8
I principali vantaggi di questi motori risiedono nell'assenza di masse in moto alterno (che sui motori alternativi sono bielle, pistoni e spinotti) e quindi nell'assenza di forze di inerzia del secondo ordine che risultano difficili da bilanciare, in quanto possono essere bilanciate da opportune masse poste in rotazione ad una velocità doppia rispetto a quella dell'albero motore. L'assenza di queste forza di inerzia nonché di una massa volanica (sostituita dal rotore stesso) consente a questo tipo di motore di avere forti accelerazioni e valori di potenza specifica più elevati rispetto ai motori alternativi grazie alla possibilità di raggiungere regimi di rotazione maggiori. Inoltre il motore Wankel è costruttivamente molto più leggero e compatto dei normali propulsori a pistoni alternati e possiede solo due parti mobili, possiede poi cicli di aspirazione e di scarico più vantaggiosi dal momento che i fluidi hanno più tempo per entrare o uscire e quindi ha minori perdite di carico. Anche il Wankel può essere dotato di sistemi di sovralimentazione mediante turbina o compressore volumetrico. I problemi del Wankel sono soprattutto di carattere costruttivo, riguardano in particolare il rotore che è sottoposto a brusche escursioni termiche di circa 900° e che deve essere quindi costruito in leghe estremamente resistenti e costose. Il rotore stesso inoltre per la sua stessa conformazione spigolosa subendo violenti strisciamenti contro la parete dello statore vede presto ridotta la tenuta idraulica delle guarnizioni con un conseguente limitamento del rendimento e generando una combustione errata e quindi emissioni nocive. Un'altro problema legato al sistema di aspirazione riguarda la carenza di coppia ai bassi regimi o addirittura un rigetto di miscela.
1)Ugello di iniezione
2)Ugello di scarico
3)Camera esterna
4)Camera di combustione
5)Ingranaggio centrale
6)Rotore
7)Ingranaggio interno
![Cool 8)](./images/smilies/icon_cool.gif)
Albero motore
9)Candele di accensione
![Immagine](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/da/Wankel_Cycle_anim.gif)