Finalmente ho avuto occasione di compiere il primo vero viaggio con la cara Astra: Roma - Bari e ritorno. Sono partito alle tre del mattino, e a quell'ora fino a Napoli non ho potuto giovare d'altro che degli ottimi fari fendinebbia, malgrado i quali tuttavia la coscienza mi ha impedito di muovermi a più di 80/100 km/h. Da Napoli a Bari invece, sul tratto appenninico è stato piacere puro. Per chi non sia solito percorrerla, è una tratta stretta, con continue salite, discese e curvoni veloci. Ricordo che ogni volta che l'ho percorsa con la mia compianta 206 mi sono promesso di farle irrigidire l'assetto (operazione fortunatamente mai andata in porto), per via del fatto che rollava fastidiosamente su un fianco ad ogni curva, specialmente in discesa, portandomi istintivamente a sollevare il piede, con la ovvia conseguenza che l'auto si scomponeva ancor di più. Alla fine rinunciavo e mi facevo tutto a 80 all'ora. Sulla stessa strada ho guidato l'Astra a 130 orari costanti, sempre in 6a marcia, tenendo solo 4 dita sullo sterzo ed il piede destro quasi immobile. Salita, discesa, curve, strada diritta.. E' stato indifferente. Praticamente ho viaggiato in treno. Come se non bastasse per farmi felice, il CDB mi ha anche fatto gentilmente notare come, malgrado la velocità più sostenuta ed il peso maggiore, a parità di chilometri percorsi, la GTC abbia consumato poco più della metà del carburante che consumava il 1.6 benzina della Peugeot.
Al ritorno la tratta Napoli - Roma era finalmente sgombra dalla nebbia, ma purtroppo questa era stata come di consueto rimpiazzata da un quantitativo spropositato di mezzi pesanti intenti a sorpassarsi fra loro lasciando libera solo la corsia di sinistra, finora stata proibitiva per me.
Io cerco di rispettare i limiti di velocità, un pò perchè mi piace guidare rilassato godendomi il viaggio, un pò perchè la patente mi serve.
Così ho sorpassato spesso mantenendomi tra i 140 e i 150, fino al rientro dove tornavo sui 130. In un paio di occasioni però chi era dietro di me ha chiesto strada lampeggiando, e in fondo era ciò che aspettavo. Lungi dal voler essere d'intralcio a chi aveva più fretta di me, senza neanche scalare una marcia e senza l'ausilio del tasto sport, ho semplicemente affondato sull'acceleratore. Non ho capito perchè chi aveva tanta fretta di passare avanti non solo non lo ha fatto, ma ho avuto l'impressione che rallentasse. Che tutti rallentassero. Tutto ciò che avevo intorno finiva con il diventare piccolo piccolo nello specchietto retrovisore in pochi secondi, in modo quasi innaturale. Una volta lasciato il vuoto dietro, ritrovavo un'andatura regolare, e mi divertivo a guardare i tizi che prima lampeggiavano imballare il motore e sudare sette camice per riprendermi e sorpassarmi.. E vabbè, lasciamoli andare..
Astra GTC Cosmo, 1.9 CDTI 150cv, CDB, radio CD30, climatizzatore automatico, specchietti ripiegabili elettricamente.