ricluss ha scritto:vittocecco ha scritto:ricluss ha scritto:vittocecco ha scritto:ALEXALIVE ha scritto:l'alimentazione benzina o gas o diesel influisce sulla capacità del motore di mantenere per ore regimi di rotazione costanti senza subire danni?
Beh... il Diesel, girando a regimi inferiori del benzina, dovrebbe "soffrire" meno... In ogni caso, riguardo a vetture come Astra H (e Zafira B) non credo che la velocità di 130 Km/h sia un problema per nessuna delle motorizzazioni disponibili (credo anche per la EcoM)
Allora mi sorge una domanda alla quale credo mi risponderà adeguatamente Alex.Nel caso di motori marini che stanno (credo) per molto tempo a giri costanti e spesso a manetta non ci sono problemi di questo tipo,giusto???Nono bacchettatemi se ho detto eresie
Come spesso a manetta?
Io parlo per la mia modesta esperienza da passeggero su motoscafi,barche e quant'altro galleggi ho sempre notato che la manetta del gas era al massimo della forza...Da qui scaturire la mia affermazione...Ovvio che poi mi posso sbagliare,io prima degli altri...
Per questo volevo sentire un parere di un esperto quale Alex
eccomi Ric.
in realtà non è proprio come hai detto: tutto dipende dal tragitto che devi compiere
se infatti la tua crociera è breve, una volta che il motore (o i motori) sono arrivati in temperatura, cosa fondamentale per tutti i motori endotermici, allora li puoi anche spremere a tutta forza. naturalmente anche in base alle condizioni del mare, mi pare ovvio.
se invece la crociera è lunga (superata la mezz'ora per intenderci) allora non conviene più perché rischi di spaccare tutto!
altre nozioni sparse che non riesco (sono stanco mentalmente) a inserire in un discorso di senso compiuto sono:
- le barche sono monomarcia e vai o avanti o indietro
- la velocità massima di una barca è detreminata non dal massimo regime di rotazione del motore, ma dal regime a cui sviluppa la potenza massima, in base al quale si dimensionano anche le eliche
- la velocità di crociera è determinata sull' 80% della potenza massima, potenza per la quale il costruttore garantisce l'uso continuativo.
- i motori marini inoltre si classificano in base all'impiego cui verranno sottoposi, in 4 o più classi: light duty (fino a 300 h di moto annue), Intermittent Duty (fino a 1000 h), Heavy Duty (fino a 3000), Unrestricted Continuous (senza limiti). lo stesso motore, in base alla classe sviluppa potenze decrescenti fino ad arrivare alla metà.
ne consegue che se monto un motore che sviluppa 1000 hp su uno yacht, prevedo che funzionerà per 200 h/anno, e avrà (per avere un termine di paragone) cilindrata di 8000 cc e velocità di crociera di 35 nodi; se voglio ottenere gli stessi risultati su una barca da lavoro che starà in mare 3000 h/anno, dovrò installare un motore che svilupperà sempre 1000 hp ma che sarà 16000 cc di cilindrata.
è un po' incasinato ma spero di essere stato abbastanza chiaro.
morale della favola, per tornare alle auto e ai motori di auto, applicando lo stesso ragionamento col beneficio del dubbio:
se vuoi avere una velocità di corciera di 130 devi prenderti una macchina la cui velocità massima è di 180
se vuoi avere una velocità di crociera di 170 km/h conviene che ti prendi un motore 4000 di cilindrata autolimitato a 250.
viva la topa
chiudo, ci vediamo lunedì.