Le testate bialbero con quattro valvole rispondono a tre requisiti: migliore conformazione emisferica della camera di scoppio, maggiore "respiro" del motore, riduzione di parti alterne in movimento.
Il vantaggio di una conformazione della camera di scoppio è facilmente intuibile. Nel caso in cui l'iniettore sia posto al centro delle valvole si ha anche un miglior rendimento termico e simmetria di scoppio.
Il maggior respiro è anch'esso facilmente intuibile perchè quattro valvole con stelo più piccolo lasciano passare molta più aria di due.
I diesel, poi, per loro natura (necessità di alte compressioni) devono avere una corsa lunga ed il minore alesaggio rispetto ad un motore benzina di pari cubatura non consente passaggi d'aria molto grandi. Le quattro valvole compensano egregiamente il deficit. Non è vero che in assoluto ci sia minore turbolenza, perchè quest'ultima è generata anche dalla geometria dei collettori, dalla sagoma delle luci di immissione, dal disegno complessivo della camera di scoppio.
I due assi a camme comandano direttamente le valvole senza bilanceri, requisito indispensabile per raggiungere elevati regimi, e le molle delle valvole, dovendo chiudere solo quest'ultime e non spingere anche i bilanceri, possono avere minor carico e le camme diagrammi di apertura-chiusura più ripidi.
Mentre i primi due requisiti si sposano felicemente con i diesel, l'ultimo è peculiare dei motori benzina che raggiungono regimi elevatissimi solo grazie all'eliminazione di masse inerziali e diminuzione drastica del carico delle molle.
La maggiore elasticità (coppia) a basso regime è una scelta costruttiva che dipende innanzi tutto dalla corsa lunga, dalle masse volaniche e dal rendimento della camera di scoppio a bassi regimi.
E' vero infine che le due valvole accelerano di più il passaggio dell'aria e questo è un elemento a vantaggio dei regimi bassi, perchè i quattro valvole hanno bisogno di regimi più elevati per raggiungere una accelerazione-turbolenza ottimale.