qualche dubbio sul amplificatore

Film... al cinema o a casa

Moderatori: Moderatori, Moderatore Mensile

qualche dubbio sul amplificatore

Messaggiodi mitiko87 » 21/02/2015, 20:10

Non sono riuscito a trovare nulla sul argomento perciò aprio una nuova discussione.
Casualmente mi sono imbattuto sulle caratteristiche tecniche di un amplificatore audio ed mi sono reso conto che non ci capivo assolutamente nulla perciò mi sono in formato un Po in giro..
Qualche dubbio e curiosità me la sono levata ma si sono aggiunti altri quesiti perciò vi chiedo gentilmente se potete aiutarmi Ovviamente anche mettendo un semplice link Dove ci sia qualche risposta alle mie domande....
Le casse acustiche definite anche altoparlante possiedono una propria resistenza solitamente 4ohm per le casse di un impianto audio della automobile e con resistenza maggiore per l impianti di casa(viene diviso così per una differenza di alimentazione.12v in auto 230v a casa)anche se non mi spiego alla fine cosa cambia.
La cosa che mi a lasciato spiazzato e la differenza tra le varie resistenze....più la resistenza era bassa più l ampli dava Potenza e questo non me lo spiego proprio.
Se non erro l amplificatore alla uscita della cassa gen era una tensione e se viene modificata la Potenza si modifica anche il voltaggio d uscita.sbaglio?
Sapete spiegarmi un secondo questi fattori
:grazie
astra gtc 1.7 101cv cerchi da 16 cd30mp3 computer di bordo a.m.
mitiko87
Giovane Astrista
Giovane Astrista
 
Messaggi: 120
Iscritto il: 11/11/2008, 20:54
Località: terni
La tua Astra: Astra H
Caratteristiche: gtc enjoy 1.7 101CV

Re: qualche dubbio sul amplificatore

Messaggiodi vittocecco » 21/02/2015, 22:42

Premessa: non sono un elettronico e sono anni che non seguo il settore Hi-Fi quindi alcune mie info potrebbero non essere aggiornatissime e le spiegazioni tecniche non perfette...

Gli ampli Hi-Fi "lavorano" in corrente, non in tensione. Infatti i cavi che collegano gli altoparlanti sono di grossa sezione e devono essere il più corti possibile. Proprio per questo motivo gli ampli veramente seri sono di dimensioni (e peso) ragguardevoli perché devono ospitare condensatori grandi (per avere grandi quantità di corrente immediatamente a disposizione per i transienti) ed avere un trasformatore dimensionato per poter gestire correnti elevate sul secondario (la sezione a basso voltaggio).
Gli ampli che lavorano in tensione non sono Hi-Fi ma hanno il vantaggio di poter coprire distanze elevate fra ampli e casse con fili di sezione sottile. Un esempio? Gli impianti audio delle chiese...
La potenza che un ampli eroga è inversamente proporzionale all'impedenza degli altoparlanti ad esso collegati. Dimezzare il valore dell'impedenza (che altro non è, se non erro, la resistenza in un circuito a corrente alternata), significa praticamente raddoppiare, quasi "senza sforzo", la potenza erogata dall'ampli. Ovviamente più si abbassa il valore di impedenza più l'ampli tende a lavorare in "corto circuito", quindi deve essere progettato per quello: gli ampli più tosti da auto arrivano ad erogare potenze elevatissime ma lavorando ad 1 Ohm :paura

Dal momento che la potenza elettrica è data dal prodotto della tensione per la corrente, in auto, dove l'alimentazione dell'ampli è in bassa tensione, c'è bisogno già in ingresso di molta corrente (infatti basta guardare la sezione dei cavi che l'alimentano), lavorare "quasi in corto circuito" offre il vantaggio di poter limitare "lo spreco di corrente" e non esagerare quindi con gli assorbimenti di tutto il sistema.
Per esempio... se voglio avere 100 W di potenza, con 220V assorbo solo 0.45A mentre a 12V ne assorbo ben 8.33!!!
Per questo motivo, se alimento l'ampli con 220V assorbo molta meno corrente che in automobile, infatti i cavi di alimentazione di un ampli casalingo sono molto sottili e "si ingrossano" solo al suo interno (se parliamo di ampli seri), dopo la riduzione di tensione ad opera del trasformatore...
Tendenzialmente un ampli che lavora con impedenza maggiore tende a restituire maggiore qualità (in linea di massima e non mi chiedere perché :risata)... lo stesso dicasi per l'efficienza delle casse (misurata in dB/W/m): più è bassa e meno la cassa "rende" in termini di potenza (e tende ad affaticare l'ampli) ma guadagna in qualità perché "segue" più fedelmente il segnale fornitole dall'ampli... :ohiohi
Jadine®, Nuova A6 Avant Business Sport 50 TDI quattro tiptronic - MY 2019 - "argento florent"

Alimentata esclusivamente con ENI Diesel+

Fino al 23/05/19: Heidi®, A6 Avant 3.0 TDI V6 Quattro S-Tronic (272 cv) - 139.133 Km (ENI Diesel+)

Fino al 18/06/15: "Adelina®", A4 Avant 3.0 TDI V6 Quattro S-Tronic - 142.000 Km (BluDiesel+)

Fino al 30/06/11: "Zaffy®", Zafira B 1.9 CDTI 16V (150->170 CV by DT) Gen 06 [agg. TIS-Web 09/2008]
EGR flangiata e disatt. via SW, intercooler maggiorato, Aspirazione KD2, DPF rimosso e disatt- via SW -> 185 CV Venduta con 155.000 Km (percorsi tutti a BluDiesel+ e suoi "precursori")
IDS+ & sport switch. Cerchioni MAK Veleno 8x18 e Opel Dynamic 7x17, tutti con ET 35 (+ distanz. da 6). [I links sono riservati agli utenti registrati. Registrati!Ti aspettiamo!] e [I links sono riservati agli utenti registrati. Registrati!Ti aspettiamo!]

Fino al 09/01/06: Zafira A 2.0 TDI + intercooler e rimappa (111 cv)
Avatar utente
vittocecco
SOCIO N° 121
The Obstinate
 
Messaggi: 17519
Iscritto il: 19/02/2007, 12:53
Località: Bologna
La tua Astra: Altra Opel
Caratteristiche: Ex Zafira B 1.9 CDTI Cosmo Full Opt
Altra Opel: Difficile... estremamente difficile...
Umore: Stabile

Re: qualche dubbio sul amplificatore

Messaggiodi involt » 22/02/2015, 9:54

Posso vedere solo di aggiungere qualcosa all'analisi, perfettamente corretta, dell'amico vittocecco.

L'impedenza è una quantità complessa nel significato matematico del termine, nel senso che viene rappresentata da numeri complessi; quindi dovrebbe essere definita da due quantità, comunemente il modulo e la fase. Il modulo e la fase sono inoltre diversi per diverse frequenze.

Una descrizione "non matematica" del concetto di impedenza la trovi [I links sono riservati agli utenti registrati. Registrati!Ti aspettiamo!]

Un altoparlante non è l'equivalente di una resistenza, e cioè un componente elettronico passivo; è composto da un magnete ed una bobina mobile ed è quindi un'induttanza, cioè un componente attivo. Quando parliamo di impedenza di un altoparlante di 4 o 8 Ω facciamo riferimento al valore della resistenza in corrente continua, il che è equivalente del modulo dell'induttanza quando ai capi viene applicata una tensione alternata molto bassa, con una fase di 0° e per una frequenza di riferimento. Questo modulo è il medesimo che potrebbe venire misurato applicando un tester ai terminali dell'altoparlante.

Nell'uso "normale" dell'altoparlante la bobina all'interno del magnete si muove in rapporto ad una tensione variabile applicata ai terminali, e questo fa variare la corrente che deve venire fornita dall'amplificatore, anche se questa variazione è sfasata rispetto alla variazione di tensione, e questo avviene per ogni frequenza.

Se per un momento ti astrai dal concetto di impedenza e fai riferimento alla sola variazione di resistenza (quindi considera una singola frequenza e prescindi dalla fase), puoi applicare la legge di Ohm I=V/R: a parità di tensione, minore è la resistenza e maggiore è l'intensità della corrente erogata dal generatore. Questo può sembrare controintuitivo (alcuni pensano che per "vincere" la resistenza il generatore abbia bisogno di erogare più corrente), ma se ti venisse da pensare in questi termini prova a pensare ai casi estremi: 1) terminali disconnessi=resistenza infinita= zero corrente 2) terminali connessi direttamente (corto circuito)= resistenza zero = corrente infinita (bruci tutto).

BTW, questa è la motivazione dell'aggiunta in parallelo delle resistenze quando sostituisci una lampada ad incandescenza con una a LED sull'auto. I LED hanno una resistenza molto superiore delle lampade ad incandescenza, quindi consumano molto meno (resistenza maggiore=corrente minore) ma il CdB vede questa resistenza elevata come lampada danneggiata. L'aggiunta di una resistenza in parallelo abbassa la resistenza totale (aumenterebbe invece se fosse messa in serie) ed il CdB si tranquillizza. Va da sé che questo vanifica il minor consumo del LED: quello che non viene consumato dal LED viene consumato dalla resistenza in parallelo. Chiuso l'inciso.

La potenza (in watt) è data dal prodotto della tensione per la corrente: W=I*V; se si considera la formula della legge di Ohm si avrà W=(V/R)*V=V²/R. Il che vuol dire che se dimezzi la resistenza, la potenza erogata raddoppia. Questo è il motivo per il quale la potenza dello stesso amplificatore raddoppia se colleghi altoparlanti da 4 Ω in luogo di quelli da 8 Ω.

Ma questa operazione non ti consente di raddoppiare la potenza "a costo zero"; come suol dirsi, "ogni medaglia ha il suo rovescio". Vediamo qual è il rovescio di questa.

Tutto il discorso fatto sopra è teorico, ed in questa teoria vi sono due affermazioni implicite:

1) l'amplificatore è una "black box", cioè non consideriamo la sua costituzione interna

2) l'amplificatore è un generatore di corrente ideale, cioè eroga la corrente che serve in rapporto alla tensione ed alla resistenza, senza fare tante storie.

Nessuno dei due assunti è vero.

L'amplificatore, tralasciando la sezione HF (il pre), ha uno stadio di alimentazione, che alimenta dei finali che pilotano l'altoparlante.

La sezione di alimentazione in un amplificatore di casa è fondamentalmente costituita da un trasformatore ed un raddrizzatore (l'amplficatore, internamente, funziona a 12V ed è alimentato in CC), mentre in auto è costituito dalla batteria dell'auto.

L'impedenza nominale dell'altopartante è equivalente, come abbiamo visto, alla resistenza "a riposo"; qualunque movimento della bobina tenderà ad abbassarla rispetto al valore nominale piuttosto che ad elevarla.
Durante certi transitori che richiedono un movimento ampio, brusco ed improvviso del cono (ad esempio, colpo di cassa), l'impedenza si riduce notevolmente. In quel momento, l'amplicatore deve far fronte ad una richiesta di corrente ben più elevata di quella nominale, e questo è a carico della sezione di alimentazione. Se questa è adeguata, bene, altrimenti, la dinamica dell'amplificatore ne soffrirà. Il suono sarà piatto.

Negli amplificatori HiFi quindi la sezione di alimentazione è fondamentale: trasformatori di generose dimesioni, e condensatori elettrolitici enormi. Sono infatti proprio gli elettrolitici della sezione di alimentazione a far fronte al transitorio, scaricandosi bruscamente durante questo, e ricaricandosi successivamente. Un amplificatore HiFi con una sezione di alimentazione "perfetta", deve quindi raddoppiare la potenza erogata al dimezzarsi dell'impedenza ai terminali di uscita. Rarissimamente questo avviene quando l'impedenza raggiunge i 2 Ω, e quando avviene la sezione di alimentazione è così sovradimensionata da far lievitare il costo addirittura di ordini di grandezza. Questo è uno dei motivi del costo esorbitante degli amplificatori HiFi "High End" di una volta.

In automobile il lavoro degli elettrolitici è svolto in gran parte dalla batteria dell'auto, che ha un'intensità di corrente "di scarica" che è circa tre volte quella della corrente nominale; e questo è uno dei motivi per i quali gli amplificatori per auto costano molto meno di quelli "casalinghi": non c'è bisogno di spendere troppo per la sezione di alimentazione. Va da sè che se volessi usare un finale per auto a casa, dovresti munirti di un alimentatore "serio".

Quando aumenti il volume, inoltre, ciò che aumenta è la tensione del segnale, cioè l'ampiezza dell'onda. Per resistenze più basse, la stessa potenza verrà erogata con tensioni più basse in uscita dallo stadio HF, ed il progetto è adeguato a questo. Appena alzi il volume, la non linearità dei componenti taglierà i "picchi" delle onde di maggior ampiezza. Se stai riproducendo una sinusoide pura, la sinusoide comincerà a divenire simile ad un onda quadra: è il fenomeno della distorsione. Quando questo avviene in maggiore o minor misura per tutte le componenti di una forma d'onda complessa, la fedeltà di riproduzione sarà bassissima.

In automobile, la gamma dinamica è comunque limitata dal rumore intrinseco del mezzo (motore, fruscio, rotolamento, cigolii), quindi il rapporto segnale/disturbo è così sfavorevole da rendere proficuo l'uso di altoparlanti da 4 Ω. In casa non è così, e la gamma dinamica che puoi sfruttare è di gran lunga maggiore, permettendoti una riproduzione "HiFi" (è tra virgolette perchè su cosa sia una riproduzione HiFi vera si potrebbe discutere per secoli). Lo svantaggio di una minor erogazione di potenza da parte di altoparlanti da 8 Ω qui è risolta in altro modo.

L'altoparlante è un trasduttore elettromeccanico, che trasforma impulsi elettrici in onde meccaniche (le onde sonore). A parità di altre condizioni, maggiore è la tensione ai terminali, maggiore è l'ampiezza dell'escursione e maggiore è il volume riprodotto.
Ma a parità di tensione?
L'efficienza di un altoparlante ti consente di avere volumi maggiori per valori di tensione uguali. Il problema in casa viene risolto quindi utilizzando altoparlanti da 8 Ω , ma ad elevata efficienza.
Questa è una caratteristica costruttiva dell'altoparlante; l'effetto rilevato dall'amico vittocecco, pertanto, non è la causa della differenza di impedenza, ma la conseguenza.

L'altoparlante viene costruito apposta in questo modo; e questa è la ragione della differenza di costi tra gli altoparlanti per auto e quelli di casa. Se, a parità di diametro del cono, guardate i magneti di un woofer per auto, e di uno da casa, vi renderete conto di quello che dico. Per avere un esempio efficace, però dovreste guardare i coni di una ventina di anni fa; adesso il consumismo ha trovato soluzioni meno costose per ottenere effetti simili. Ma non è più la stessa cosa.

Spero che questa "integrazione" a quanto descritto da vittocecco possa costituire un'ulteriore chiarificazione... :mah
AstraJ GTC 1.6T Carbon Flash. Molle Eibach ProKit - Distanziali Eibach Pro Spacers - barra di irrigidimento sottotelaio anteriore in ergal . retrocamera e Bluetooth OEM su Navi 900 - DRL, luci targa, retromarcia e fendinebbia a LED - M-Tech short shifter Filtro a pannello - Downpipe senza precat - Regolatore variabile pressione benzina Bonalume - Candele NGK "fredde" - Turbocompressore ibrido - Intercooler maggiorato - riprogrammazione ECU di qualcuno che lavora dove si fabbricano Automobili (attualmente 1,7 bar di picco pressione sovralimentazione :paura ) - frizione S-Performance Sachs - differenziale autobloccante Wavetrac - dischi freno e pastiglie EBC - flessibili freno HEL :mrgreen: Non so "quanti cavalli ha". L'unica cosa che so è che adesso va come avrebbe dovuto andare già dall'inizio. Ora anche meglio...
:)

Così:

Image


sarebbe stata perfetta. Quand'ero giovane: Calibra 2000 16V


New entry: BMW 118d MSport full optional


Per poter risorgere risulta indispensabile, prima, morire
Avatar utente
involt
Astrista D.O.C.
Astrista D.O.C.
 
Messaggi: 2691
Iscritto il: 16/11/2012, 7:16
Località: SudItalia
La tua Astra: Astra J
Caratteristiche: Un po' malconcia dal 29 maggio 2013
Altra Opel: Adam Glam 1.2

Re: qualche dubbio sul amplificatore

Messaggiodi vittocecco » 23/02/2015, 13:14

:stica :risata
Fermo restando che non ho di certo una conoscenza così profonda come hai tu... avevo cercato di semplificare "un pochino"... :risata

PS: come già detto un'altra volta... ma quanta voglia hai di scrivere? :ok

:inot
nel link che hai postato, l'esempio della siringa che si deforma e che sfasa la pressione del liquido in uscita può essere "spostato" nella cedevolezza dei tubi in gomma del liquido dei freni dell'automobile... :)
:finot
Jadine®, Nuova A6 Avant Business Sport 50 TDI quattro tiptronic - MY 2019 - "argento florent"

Alimentata esclusivamente con ENI Diesel+

Fino al 23/05/19: Heidi®, A6 Avant 3.0 TDI V6 Quattro S-Tronic (272 cv) - 139.133 Km (ENI Diesel+)

Fino al 18/06/15: "Adelina®", A4 Avant 3.0 TDI V6 Quattro S-Tronic - 142.000 Km (BluDiesel+)

Fino al 30/06/11: "Zaffy®", Zafira B 1.9 CDTI 16V (150->170 CV by DT) Gen 06 [agg. TIS-Web 09/2008]
EGR flangiata e disatt. via SW, intercooler maggiorato, Aspirazione KD2, DPF rimosso e disatt- via SW -> 185 CV Venduta con 155.000 Km (percorsi tutti a BluDiesel+ e suoi "precursori")
IDS+ & sport switch. Cerchioni MAK Veleno 8x18 e Opel Dynamic 7x17, tutti con ET 35 (+ distanz. da 6). [I links sono riservati agli utenti registrati. Registrati!Ti aspettiamo!] e [I links sono riservati agli utenti registrati. Registrati!Ti aspettiamo!]

Fino al 09/01/06: Zafira A 2.0 TDI + intercooler e rimappa (111 cv)
Avatar utente
vittocecco
SOCIO N° 121
The Obstinate
 
Messaggi: 17519
Iscritto il: 19/02/2007, 12:53
Località: Bologna
La tua Astra: Altra Opel
Caratteristiche: Ex Zafira B 1.9 CDTI Cosmo Full Opt
Altra Opel: Difficile... estremamente difficile...
Umore: Stabile

Re: qualche dubbio sul amplificatore

Messaggiodi involt » 23/02/2015, 13:56

vittocecco ha scritto:PS: come già detto un'altra volta... ma quanta voglia hai di scrivere? :ok


Scrivo di getto, quindi non ci metto molto. A volte ho voglia di scrivere, altre no. Più difficilmente voglia di parlare; "dal vivo" sono considerato uno di poche parole. Al limite della asocialità :incazzeto . Ma mi piace pensare che questo non dipenda da me, ma dagli interlocutori; dopo tutto, io sono sempre lo stesso. E con alcuni interlocutori sono loquace come quando scrivo. Ma gli altri, quelli con i quali sono :boxe non la pensano così... :mah

vittocecco ha scritto::stica :risata
Fermo restando che non ho di certo una conoscenza così profonda come hai tu... avevo cercato di semplificare "un pochino"... :risata


...ed io, presentandosi l'occasione e la "voglia di scrivere" ho prontamente integrato :mrgreen: Nell'incrollabile convinzione che l'informazione debba essere libera e disponibile per tutti (Richard Stallman :pregare docet ). Molte persone hanno una conoscenza superficiale delle cose e su questa basano interi castelli (uno dei motivi per i quali ti apprezzo è che tu sicuramente NON sei tra questi). Credo fermamente (mi illudo?) che se ognuno parlasse di ciò che sa, e sapesse ciò di cui parla, il mondo sarebbe un luogo migliore. Non è vergogna dire "non lo so"; la vergogna sta nel dire "lo so", ed invece non saperlo.

vittocecco ha scritto:nel link che hai postato, l'esempio della siringa che si deforma e che sfasa la pressione del liquido in uscita può essere "spostato" nella cedevolezza dei tubi in gomma del liquido dei freni dell'automobile... :)
:finot


Rientra nel campo più generale dello scorrimento dei fluidi in tubazioni elastiche; un problema di tipo simile, in campo "automobilistico", è posto dai manicotti di aspirazione rigidi. Una volta ne parlammo... ;)
AstraJ GTC 1.6T Carbon Flash. Molle Eibach ProKit - Distanziali Eibach Pro Spacers - barra di irrigidimento sottotelaio anteriore in ergal . retrocamera e Bluetooth OEM su Navi 900 - DRL, luci targa, retromarcia e fendinebbia a LED - M-Tech short shifter Filtro a pannello - Downpipe senza precat - Regolatore variabile pressione benzina Bonalume - Candele NGK "fredde" - Turbocompressore ibrido - Intercooler maggiorato - riprogrammazione ECU di qualcuno che lavora dove si fabbricano Automobili (attualmente 1,7 bar di picco pressione sovralimentazione :paura ) - frizione S-Performance Sachs - differenziale autobloccante Wavetrac - dischi freno e pastiglie EBC - flessibili freno HEL :mrgreen: Non so "quanti cavalli ha". L'unica cosa che so è che adesso va come avrebbe dovuto andare già dall'inizio. Ora anche meglio...
:)

Così:

Image


sarebbe stata perfetta. Quand'ero giovane: Calibra 2000 16V


New entry: BMW 118d MSport full optional


Per poter risorgere risulta indispensabile, prima, morire
Avatar utente
involt
Astrista D.O.C.
Astrista D.O.C.
 
Messaggi: 2691
Iscritto il: 16/11/2012, 7:16
Località: SudItalia
La tua Astra: Astra J
Caratteristiche: Un po' malconcia dal 29 maggio 2013
Altra Opel: Adam Glam 1.2

Re: qualche dubbio sul amplificatore

Messaggiodi mitiko87 » 24/02/2015, 0:43

:thx :thx :thx
Innanzitutto grazie mille per le spiegazioni siete stati gentilissimi e se non è troppo disturbo vorrei chiedervi qualche informazione in più.
onestamente non devo installare nulla ma chiedo soltanto per semplice curiosità personale.
Involt....se non ti va di scrivere non ci sono problemi...se per caso sei a conoscenza di qualche pagina web o articolo per approfondire leggermente l'argomento ti sarei grato di mettermi un link.
onestamente non sono riuscito a capire qualche argomento trattato perciò cerco di approfondire.
potenza(W) =V alla seconda ÷ resistenza(ohm) ma se non possiedo il valore della tensione come faccio?
Praticamente l'uscita dell'amplificatore cè una tensione alternata giusto?
Sempre per il calcolo della potenza devo considerare la resistenza del cavo hifi e quella della cassa contemporaneamente?
se dimezzi la resistenza si raddoppia la potenza di uscita del amplificatore a discapito della qualità audio per questo consigli per l impianti di casa altoparlanti con resistenza sui 8ohm
Per dimezzarla basta collegare sulla stessa uscita 2 altoparlanti in parallelo
per l alimentazione che sezione di cavo serve?
Onestamente il discorso dell'alimentazione non lo capito minimamente e soprattutto la frase ^la sezione di alimentazione è così sovradimensionata da far lievitare il costo addirittura di ordini di grandezza ^
Quanto aumenti il volume aumenta la tensione(intesa come V?)
per dar distorcere l audio bisogna alzare oltre il limite di sopportazione del impianto o con un amplificatore installato cambia qualcosa rispetto a un autoradio?
Scusa per l elenco sino proprio un ignorante in materia
astra gtc 1.7 101cv cerchi da 16 cd30mp3 computer di bordo a.m.
mitiko87
Giovane Astrista
Giovane Astrista
 
Messaggi: 120
Iscritto il: 11/11/2008, 20:54
Località: terni
La tua Astra: Astra H
Caratteristiche: gtc enjoy 1.7 101CV

Re: qualche dubbio sul amplificatore

Messaggiodi involt » 24/02/2015, 23:01

mitiko87 ha scritto:...se per caso sei a conoscenza di qualche pagina web o articolo per approfondire leggermente l'argomento ti sarei grato di mettermi un link.



Le leggi sono nei libri di fisica. Qualunque testo di elettronica applicata ti speiga i principi. Molte informazioni puoi trovarle su [I links sono riservati agli utenti registrati. Registrati!Ti aspettiamo!], ma già stiamo parlando di gente estremamente appassionata che sente cose (tipo il "suono dei cavi") che io non ho mai sentito. Tanti anni fa c'era una rivista "SUONO", che non so neanche se esista ancora, che pubblicava articoli nei quali spiegava molte cose, e recensioni su prodotti testati in laboratorio con apparecchiature di precisione. Era molto istruttivo leggere i risultati della prova, e non solo da un punto di vista strettamente tecnico. Ti accorgevi di come un ampli che al vaglio tecnico risultava più che decente veniva ritenuto peggiore di uno che alle prove quel livello se lo sognava solo perchè il primo era "consumer", il secondo "esoterico". Comprai un ampli Yamaha (marchio consumer) dopo aver letto una loro recensione nella quale dicevano che faceva schifo. Ma i dati che pubblicavano dicevano tutt'altro. Ce lìho tuttora e ne sono soddisfatto.

mitiko87 ha scritto:potenza(W) =V alla seconda ÷ resistenza(ohm) ma se non possiedo il valore della tensione come faccio?
Praticamente l'uscita dell'amplificatore cè una tensione alternata giusto?



La tensione istantanea è variabile, non ti serve conoscerla. All'uscita dell'amplificatore c'è un segnale varibile; si parla di "tensioni alternate" quando l'ampiezza e la frequenza della variazione sono costanti.

Per la potenza devi fare riferimento ai valori che ti dichiara il costruttore, sia per l'amplificatore, sia per l'altoparlante. Di solito si fa riferimento ad una potenza media ottenuta con la radice quadrata della media dei quadrati (si adoperano i qudrati dei valori perchè il quadrato di un numero negativo è comunque positivo. Il valore è notato come RMS (Root Mean Square), e viene dichiarato sia per gli amplficatori, sia per i sistemi di altoparlanti. Su apparecchi di poco prezzo troverai sigle del tipo MPO (Maximum Power Output) o PMWO (o qualcosa del genere) che indica la potenza di picco. Non è considerato un parametro valido per avere un'idea della resa in potenza di un amplficatore.

mitiko87 ha scritto:Sempre per il calcolo della potenza devo considerare la resistenza del cavo hifi e quella della cassa contemporaneamente?


In teoria si, anche se la resistenza presentata dal cavo è un componente passivo, mentre l'altoparlante è un componente reattivo. Dal punto di vista pratico, la resistenza introdotta dal cavo è ininfluente. Dal punto di vista oggettivo, almeno. Ci sono persone che ritengono che cavi diversi "suonino" in maniera diversa, e ci sono cavi di potenza che arrrivano a costare centinaia di euro al metro. In Fisica, quando tratti quantità in maniera teorica, ti chiedi quale sia il "significato fisico" di esse, cioè quale fenomeno del "mondo reale" ogni quantità voglia rappresentare. Ma deve valere anche l'inverso: se hai delle descrizioni fisiche soddisfacente, ogni entità del "mondo reale" deve avere il suo corrispettivo teorico. Qual è il corrispettivo teorico del "suono dei cavi"? Tutte le misurazioni comparative che sono state effettuate non hanno evidenziato differenze nelle forme d'onda, nella risposta in frequenza, etc.. Se io percepisco una differenza che non ha corrispettivo fisico oggetivo, la differenza è soggettiva, cioè è nella mia testa. Se usi cavi di rame di 4mmquadri di spessore sono più che sufficienti...

mitiko87 ha scritto:se dimezzi la resistenza si raddoppia la potenza di uscita del amplificatore a discapito della qualità audio per questo consigli per l impianti di casa altoparlanti con resistenza sui 8ohm
Per dimezzarla basta collegare sulla stessa uscita 2 altoparlanti in parallelo


Sì tutti gli amplificatori decenti dichiarano la loro potenza in watt RMS su 8 Ohm

No, non per dimezzarla, almeno in generale; cioè questo avviaene ma solo nel caso di due resistenze uguali. La resistenza totale offerta dalle resistenze in parallelo è il reciproco della somma dei reciproci delle resistenze; nel caso particolare di due sole resistenze puoi usare una formula semplficata Rtot= (R1*R2)/(R1+R2). Se R1=R2 la formula diviene Rtot= (R*R)/2R = R/2. E' un caso particolare del caso particolare.

mitiko87 ha scritto:per l alimentazione che sezione di cavo serve?
Onestamente il discorso dell'alimentazione non lo capito minimamente e soprattutto la frase ^la sezione di alimentazione è così sovradimensionata da far lievitare il costo addirittura di ordini di grandezza ^
Quanto aumenti il volume aumenta la tensione(intesa come V?)


Che intendi? Il cavo che deve collegare la presa a muro alla sezione di alimentazione? Va bene qualunque cavo in grado di sopportare quell'intensità di corrente. Pensa che il cavo di alimentazione di un phon sopporta una corrente che è quattro volte quella degli amplificatori di potenza elevatissima.

Per questo devi tenere presente un concetto fondamentale. L'amplificatore non amplifica un bel nulla. Cioè, non è il segnale in ingresso che viene amplificato. Il segnale in ingresso pilota i fimali, i quali generano un segnale in uscita sovrapponibile a quello in ingresso, ma molto più ampio. E' l'amplificatore a generare il segnale in uscita. Il segnale in ingresso gli dice solo come deve generarlo. E per generarlo, l'amplificatore ha bisogno di un generatore di forza elettromotrice (la tensione) che è appunto la sezione di alimentazione. In di pendenza dalle variazioni di carico, (cioè, dei movimenti del cono) l'amplificatore deve erogare una corrente che, a parità di tensione, rimane in accordo con la legge di Ohm. La sezione di alimentazione deve far fronte a queste richieste. Se non vi riesce, l'amplificatore non ha dinamica; e distorcerà.

mitiko87 ha scritto:per dar distorcere l audio bisogna alzare oltre il limite di sopportazione del impianto o con un amplificatore installato cambia qualcosa rispetto a un autoradio?


Per quanto riguarda la distorsione, devi tenere presente due concetti. Il primo è che tutti i circuiti che contengono elementi reattivi "funzionano" solo in presenza di segnali variabili. Questo vale anche per gli altorparlanti. Se colleghi una pila ai terminali di un altoparlante, l'unica cosa che vedrai sarà il cono che cambia di posizione una volta. Cioè o avanza, o arretra, ma resta in quella posizione. Se collegando la pila con una polarità il cono avanza, collegandola con polarità inversa lo vedrai arretrare. Il cono si muove avanti e indietro, e genera suono, solo se è applicato un segnale variabile. Se applichi una corrente continua ad un condensatore, lo farai solo caricare seguendo una curva esponenziale. Appena lo scolleghi si scarica. Ma se applichi una tensione variabile, il condensatore si caricherà durante le fasi positive e si scaricherà durante quelle negative, introducendo una sorta di ritardo rispetto all'oscillazione di ingresso. Il ritardo è la differenza di fase (da qui la necessità di trattare la sua resistenza con due numeri, modulo e fase, da cui la necessità di introdurre l'impedenza).

Ogni componente, poi, ha un comportamento lineare (cioè, in cui la grandezza in ingresso e quella di uscita sono legate da un'equazione di primo grado ad un'incognita, l'equazione di una retta) solo in un determinato range, al di fuori del quale il comportamento diviene non lineare. Aumentando, ad esempio, l'ampiezza del segnale in ingresso oltre un certo limite, il segnale in uscita aumenterà sempre meno. Fai conto che il segnale in ingresso sia una sinusoide; aumentando oltre quel limite, i "picchi" della sinusoide verranno tagliati, ed il segnale in uscita comincerà ad assomigliare ad un onda quadra. Tu percepirai questo come distorsione. I distorsori per chitarra elettrica sommano un'onda quadra a quella generata dallo strumento per ottenere l'effetto. Effetto che nasce dalla totale perdita di linearità che si verificava oltre un certo limite con le valvole termoioniche, usate negli amplificatori degli anni '50-60. Il distorsore per chitarra elettrica nasce da lì, senza alcun effetto agguinto; sparavano semplicemente al massimo gli amplificatori. Poi divenne il sombolo del sound dell'Hard Rock e si dovettero progettare dei circuiti per riprodurlo, sempre e comunque.

Un'"autoradio" (forse meglio dire qualunque impianto audio per auto), è costruito notevolmente "peggio" di un HiFi casalingo, ed i fenomeni di non linearità si manifestano molto prima. Chiaramente, i $ Ohm di impedenza degli altoparlanti non aiutano. 4 Ohm di impedenza sono la regola per gli amplificatori per chitarra; la dinamica è molto minore e l'impedenza non scenderà mai troppo in basso.

Le differenze tra impianti audio casalinghi, HiFi, impianti per auto, per OC, etc, si sono però ormai livellate. Questo fenomeno cominciò con la commercializzazione da parte di Tripathi dei suoi chip inizialmente progettati per l'audio di televisori. Il "T-Amp" rappresentò una rivoluzione, con qualità sonora altissima ad un prezzo irrisorio. La potenza era bassa, tanto più che la distorsione armonica totale cominciava a divenir evidente già a due terzi della potenza massima, ma il risultato, se non volevi volumi alti, era stupefacente. La Tripath, prima di fallire (cioè, venne comprata dalla Sony, ma tutta la produzione attualmente in commercio fu fatta da Tripathi) immise sul mercato chip molto più potenti. Altre aziende poi fecero prodotti analoghi basati su questo principio, ma amio avviso il suono dei Tripath resta insuperabile. Quasi tre anni fa comprai due schedine già montate, una con il finale, l'altra con un pre valvolare, ed assemblai il tutto (trasformatore toroidale, trasformatore di alta tensione per il pre, pre e finale) avvitandole su una tavola di legno. Collegai un vecchio lettore CD Philips con i DAC TDA1540, ed ha suonato ininterrottamente per quasi 24 ore. I vicini volevano la mia pelle, ma io non potevo smettere di ascoltarlo. Il finale era un TA2022, in grado di dare fino a 45W per canale su 8 Ohm senza grossa distorsione (la potenza massima RMS su 8 ohm è 60W per canale, ma distorce); con meno di 50 euro (toriodale escluso) ascoltavo qualcosa di inimmaginabile fino a qualche tempo fa.

Non ho ben capito a cosa ti servano esattamente le informazioni che chiedi; ma se è un ampli nuovo che vuoi, dovresti vedere se trovi ancora in giro qualcosa del genere. E' davvero STUPEFACENTE.

mitiko87 ha scritto:
Scusa per l elenco sino proprio un ignorante in materia


Come detto sopra, non è vergogna. Nessuno può sapere tutto...
AstraJ GTC 1.6T Carbon Flash. Molle Eibach ProKit - Distanziali Eibach Pro Spacers - barra di irrigidimento sottotelaio anteriore in ergal . retrocamera e Bluetooth OEM su Navi 900 - DRL, luci targa, retromarcia e fendinebbia a LED - M-Tech short shifter Filtro a pannello - Downpipe senza precat - Regolatore variabile pressione benzina Bonalume - Candele NGK "fredde" - Turbocompressore ibrido - Intercooler maggiorato - riprogrammazione ECU di qualcuno che lavora dove si fabbricano Automobili (attualmente 1,7 bar di picco pressione sovralimentazione :paura ) - frizione S-Performance Sachs - differenziale autobloccante Wavetrac - dischi freno e pastiglie EBC - flessibili freno HEL :mrgreen: Non so "quanti cavalli ha". L'unica cosa che so è che adesso va come avrebbe dovuto andare già dall'inizio. Ora anche meglio...
:)

Così:

Image


sarebbe stata perfetta. Quand'ero giovane: Calibra 2000 16V


New entry: BMW 118d MSport full optional


Per poter risorgere risulta indispensabile, prima, morire
Avatar utente
involt
Astrista D.O.C.
Astrista D.O.C.
 
Messaggi: 2691
Iscritto il: 16/11/2012, 7:16
Località: SudItalia
La tua Astra: Astra J
Caratteristiche: Un po' malconcia dal 29 maggio 2013
Altra Opel: Adam Glam 1.2

Re: qualche dubbio sul amplificatore

Messaggiodi vittocecco » 25/02/2015, 15:58

Chiarisco solo (in realtà involt l'ha già sostanzialmente detto) che, fra le caratteristiche "di targa" di un qualsiasi "finale", sia esso da casa o da auto, oltre che la potenza RMS, è vitale guardare la percentuale di distorsione armonica totale (THD, acronimo di Total Harmonic Distortion) presente alla potenza RMS.
Ovvio che finali che dichiarino 1% :paura (e ce n'erano, adesso non lo so) o 0.1% THD suoneranno ben peggio di uno che dichiari solo lo 0.01%...
Dando ovviamente per scontato che quanto dichiarato corrisponda a verità... :roll:

Una precisazione sul discorso "cavi di alimentazione". involt ti ha risposto con riferimento ad un ampli casalingo (alimentato quindi a 220 V), parlando di ampli (o meglio, di finali) da auto il discorso è diverso ed i cavi vogliono di sezione adeguata...
Jadine®, Nuova A6 Avant Business Sport 50 TDI quattro tiptronic - MY 2019 - "argento florent"

Alimentata esclusivamente con ENI Diesel+

Fino al 23/05/19: Heidi®, A6 Avant 3.0 TDI V6 Quattro S-Tronic (272 cv) - 139.133 Km (ENI Diesel+)

Fino al 18/06/15: "Adelina®", A4 Avant 3.0 TDI V6 Quattro S-Tronic - 142.000 Km (BluDiesel+)

Fino al 30/06/11: "Zaffy®", Zafira B 1.9 CDTI 16V (150->170 CV by DT) Gen 06 [agg. TIS-Web 09/2008]
EGR flangiata e disatt. via SW, intercooler maggiorato, Aspirazione KD2, DPF rimosso e disatt- via SW -> 185 CV Venduta con 155.000 Km (percorsi tutti a BluDiesel+ e suoi "precursori")
IDS+ & sport switch. Cerchioni MAK Veleno 8x18 e Opel Dynamic 7x17, tutti con ET 35 (+ distanz. da 6). [I links sono riservati agli utenti registrati. Registrati!Ti aspettiamo!] e [I links sono riservati agli utenti registrati. Registrati!Ti aspettiamo!]

Fino al 09/01/06: Zafira A 2.0 TDI + intercooler e rimappa (111 cv)
Avatar utente
vittocecco
SOCIO N° 121
The Obstinate
 
Messaggi: 17519
Iscritto il: 19/02/2007, 12:53
Località: Bologna
La tua Astra: Altra Opel
Caratteristiche: Ex Zafira B 1.9 CDTI Cosmo Full Opt
Altra Opel: Difficile... estremamente difficile...
Umore: Stabile

Re: qualche dubbio sul amplificatore

Messaggiodi mitiko87 » 26/02/2015, 12:57

Onestamente le informazioni sono solo per conoscenza personale.....il salotto della casa dove vivo e troppo piccolo per installare un home teather.
ieri sera sono andato in cantina ed fregandosene in giro e venuto alla luce un vecchio autoradio con 2 altoparlanti perciò mi sono messo a fare 2 prove tecniche giusto per togliermi questa curiosità.
l altoparlante misura una impedenza di 4ohm....invece con il cavo collegato si sale leggermente a 4.6 ohm
Avevo un vecchio modem con alimentatore 15v a 1.3a poco potente per mandare un autoradio ma alla fine funziona....
Parallelando le casse l impedenza scende a 3 ohm ed la qualità audio a mio avviso non cambia..l unica differenza si nota nel volume leggermente più basso rispetto a quanto erano collegate ognuna alla propria uscita.
posizionandole in serie l impedenza sale a 8.8ohm la qualità audio non cambia almeno per me ma il volume finale scende moltissimo.
comunque interessante la prova con una pila sicuramente proverò ad effettuarla...praticamente da questo :finot si evince l inversione dei poli alla cassa acustica cioè una volta la tensione arriva positiva rispetto alla cassa e dopo invertita proprio per far muovere la membrana in avanti e in dietro...corretto?
4mm quadri per un cavo hifi? Mi sa una esagerazione onestamentre ma se lo dici te mi fido.
Vittocecco.....la cosa del THD non la conoscevo e più o meno che percentuale si aggirano dei prodotti buoni?
il finale sarebbe l amplificatore per un auto?
E perché il discorso sarebbe diverso cosa cambia?se mi puoi dare un esempio reale te ne sarei molto grato
astra gtc 1.7 101cv cerchi da 16 cd30mp3 computer di bordo a.m.
mitiko87
Giovane Astrista
Giovane Astrista
 
Messaggi: 120
Iscritto il: 11/11/2008, 20:54
Località: terni
La tua Astra: Astra H
Caratteristiche: gtc enjoy 1.7 101CV

Re: qualche dubbio sul amplificatore

Messaggiodi vittocecco » 26/02/2015, 13:54

Sono stato "dieci volte" ottimista con la distorsione :doh... ci sono prodotti col 10% di THD... :concordo
I prodotti "buoni" devono avere al massimo uno 0.x di THD ma, come accade quasi sempre, dipende dal livello qualitativo che vuoi avere (quindi di che livello sono gli altri componenti del sistema), che cosa andrà a pilotare il finale* ed infine, ma non ultimo, le capacità di "sentire" le differenze... :ok

Il ragionamento della pila è corretto... infatti è fondamentale collegare le casse con la polarità corretta per evitare che la membrana di un altoparlante "vada avanti" mentre l'altra "va indietro", creando una "rotazione di fase" che tenderebbe ad "annullare" l'impatto sonoro (problema riferito in principal modo ai toni gravi).

Il finale è il vero e proprio amplificatore (rileggi i post di involt). Nei prodotti home, anche di qualità medio/alta, l'amplificatore incorpora la sezione "pre" e la sezione "finale", quella di potenza. In auto la sezione pre è all'interno dell'autoradio, quindi esternamente ci vuole solo il finale (quasi tutte le autoradio incorporano anche una sezione di potenza ma, se parliamo di Hi-Fi, non la consideriamo).
Anche negli impianti home di elevatissimo livello si possono trovare pre e finali separati. Il pre è "quella cosa" che gestisce gli ingressi, regola il volume, ha i controlli della timbrica, eccetera mentre il finale è una pesante scatola con solo il comando di accensione e, a volte, gli indicatori di potenza erogata come i VU meters (una volta :old) o gli indicatori di picco (a led)...

I cavi di alimentazione di un finale da auto sono di grossa sezione per i motivi già detti in precedenza: a parità di potenza, se la tensione è bassa si deve necessariamente alzare la corrente e, per trasportare correnti elevate è indispensabile utilizzare cavi di sezione importante (indipendentemente dalla tensione che vi transita)...

* Esistono impianti c.d. in multiamplificazione (in genere tutti quelli di elevata potenza come PA di concerti, discoteche, eccetera) dove la separazione fra le frequenze da inviare agli altoparlanti a loro dedicati avviene prima dell'amplificazione, diventa quindi necessario avere un finale dedicato ad ogni tipologia di altoparlante. I crossover passivi utilizzati nei casi di amplificazione normale "non lavorano bene" se si applica loro una potenza molto elevata...
Se ho un impianto a 3 vie (woofer, midrange e tweeter) + sub in multimplificazione avrò quindi bisogno di 4 finali distinti (di potenza decrescente man mano che si sale con le frequenze ma non mi chiedere perché :risata)

Negli impianti di più basso livello si usa separare solo l'ampli per il sub (ovviamente quando presente :mrgreen: ). Questo per una questione di costi, di ingombri e, non ultimo, di facilità di regolazione del suono che si ottiene (i crossover passivi "suonano" in modo diverso da quelli attivi usati nella multiamplificazione).

Si separa sempre il sub sostanzialmente per due motivi (mi perdonino i puristi):
- ha bisogno di molta potenza "dedicata", quindi un ampli solo per lui è l'ideale...
- si ottiene il massimo da questo altoparlante (e dal suo amplificatore, visto che il filtro è di tipo attivo) quando la "pendenza" del taglio effettuato dal filtro dedicato al sub è pari ad almeno 18 dB/oct e tale pendenza è difficile da ottenere con un crossover passivo, che spazia fra i 6 ed i 12 dB/oct (il suono ottenuto da filtri con pendenza minore è tendenzialmente più morbido)...

Mi sembra però che si stia ampliando un po' troppo il discorso... Altrimenti si potrebbe parlare anche della classe alla quale appartengono gli amplificatori in base a "come lavorano" (A, AB, D)...:ohiohi :risata [I links sono riservati agli utenti registrati. Registrati!Ti aspettiamo!]

Chiosa finale: ... un sistema Hi-Fi (ma non solo) suona sempre come il suo componente più debole...
Jadine®, Nuova A6 Avant Business Sport 50 TDI quattro tiptronic - MY 2019 - "argento florent"

Alimentata esclusivamente con ENI Diesel+

Fino al 23/05/19: Heidi®, A6 Avant 3.0 TDI V6 Quattro S-Tronic (272 cv) - 139.133 Km (ENI Diesel+)

Fino al 18/06/15: "Adelina®", A4 Avant 3.0 TDI V6 Quattro S-Tronic - 142.000 Km (BluDiesel+)

Fino al 30/06/11: "Zaffy®", Zafira B 1.9 CDTI 16V (150->170 CV by DT) Gen 06 [agg. TIS-Web 09/2008]
EGR flangiata e disatt. via SW, intercooler maggiorato, Aspirazione KD2, DPF rimosso e disatt- via SW -> 185 CV Venduta con 155.000 Km (percorsi tutti a BluDiesel+ e suoi "precursori")
IDS+ & sport switch. Cerchioni MAK Veleno 8x18 e Opel Dynamic 7x17, tutti con ET 35 (+ distanz. da 6). [I links sono riservati agli utenti registrati. Registrati!Ti aspettiamo!] e [I links sono riservati agli utenti registrati. Registrati!Ti aspettiamo!]

Fino al 09/01/06: Zafira A 2.0 TDI + intercooler e rimappa (111 cv)
Avatar utente
vittocecco
SOCIO N° 121
The Obstinate
 
Messaggi: 17519
Iscritto il: 19/02/2007, 12:53
Località: Bologna
La tua Astra: Altra Opel
Caratteristiche: Ex Zafira B 1.9 CDTI Cosmo Full Opt
Altra Opel: Difficile... estremamente difficile...
Umore: Stabile

Re: qualche dubbio sul amplificatore

Messaggiodi mitiko87 » 26/02/2015, 16:51

Onestamente capisco di essere pesante...grazie per la tua risposta e grazie per l info sul THD
Mi ricordo che il mio povero Papa mi a realizzato l impianto audio della mia prima auto.
E mi sono rimasti impressi due fatti il primo riguardante il sub(Non amplificato)una cassa e stata collegata normalmente l altra con i poli invertiti per secondo lui riparare al fatto che la cassa del sub non aveva i fori per l uscita del aria.
L altro fatto e lo stesso riferito da te sui sistemi a 3vie....cioè montate le casse a 2vie e stato tagliato il cavetto che alimenta il tweeter messo un filtro ed è stato installato un altro alto con relativo filtro.sarebbe più o meno così un impianto a vie detto da te in precedenza.
Riferendoti ai filtri quel 18db/oct cosa significa? Perché a memoria il filtro(o crossover) serve solo per tagliare le frequenze che a quel altoparlante non servono.sto scrivendo cavolate?
astra gtc 1.7 101cv cerchi da 16 cd30mp3 computer di bordo a.m.
mitiko87
Giovane Astrista
Giovane Astrista
 
Messaggi: 120
Iscritto il: 11/11/2008, 20:54
Località: terni
La tua Astra: Astra H
Caratteristiche: gtc enjoy 1.7 101CV

Re: qualche dubbio sul amplificatore

Messaggiodi vittocecco » 26/02/2015, 17:41

mitiko87 ha scritto:E mi sono rimasti impressi due fatti il primo riguardante il sub(Non amplificato)una cassa e stata collegata normalmente l altra con i poli invertiti per secondo lui riparare al fatto che la cassa del sub non aveva i fori per l uscita del aria.

Se gli altoparlanti erano nella stessa cassa (meglio se uno di fronte all'altro) ha realizzato un "push/pull"... uno dei tanti sistemi per far lavorare gli altoparlanti per i toni gravi...

mitiko87 ha scritto:L altro fatto e lo stesso riferito da te sui sistemi a 3vie....cioè montate le casse a 2vie e stato tagliato il cavetto che alimenta il tweeter messo un filtro ed è stato installato un altro alto con relativo filtro.sarebbe più o meno così un impianto a vie detto da te in precedenza.

Diciamo di sì... però sempre a livello passivo. Comunque aggiungere un tweeter ad una cassa a due vie (dove già è presente un tweeter) è una cosa che ha senso se la cassa originale "peccava" significativamente sulle alte frequenze...

mitiko87 ha scritto:Riferendoti ai filtri quel 18db/oct cosa significa? Perché a memoria il filtro(o crossover) serve solo per tagliare le frequenze che a quel altoparlante non servono.sto scrivendo cavolate?

Come al solito scriverò le cose in modo molto terra-terra lasciando ad altri il piacere di scrivere spiegazioni approfondite... :bins
Il crossover serve effettivamente a fare quello che scrivi.
Supponiamo un solo taglio (cassa a due vie) e che questo decidiamo che avvenga a 2500 Hz (valore a caso).
Benissimo ma detto taglio non può avvenire in modo verticale, cioè che a 2499,5 Hz "tutto il segnale" vada al woofer e che a 2500,5 Hz detto segnale vada tutto al tweeter... il passaggio è più graduale nel senso che... :shock: :roll:
Facciamo così: leggi approfonditamente [I links sono riservati agli utenti registrati. Registrati!Ti aspettiamo!] spiegazione... :risata e passa il mouse sull'ultimo diagramma (come dice lui)... :mrgreen:
Poi, dalla via che hai aperto quella pagina, puoi approfondire un po' tutto... :ok

Faccio presente che stiamo derivando in cose "lontane" dall'amplificazione "pura e semplice"... :D
Jadine®, Nuova A6 Avant Business Sport 50 TDI quattro tiptronic - MY 2019 - "argento florent"

Alimentata esclusivamente con ENI Diesel+

Fino al 23/05/19: Heidi®, A6 Avant 3.0 TDI V6 Quattro S-Tronic (272 cv) - 139.133 Km (ENI Diesel+)

Fino al 18/06/15: "Adelina®", A4 Avant 3.0 TDI V6 Quattro S-Tronic - 142.000 Km (BluDiesel+)

Fino al 30/06/11: "Zaffy®", Zafira B 1.9 CDTI 16V (150->170 CV by DT) Gen 06 [agg. TIS-Web 09/2008]
EGR flangiata e disatt. via SW, intercooler maggiorato, Aspirazione KD2, DPF rimosso e disatt- via SW -> 185 CV Venduta con 155.000 Km (percorsi tutti a BluDiesel+ e suoi "precursori")
IDS+ & sport switch. Cerchioni MAK Veleno 8x18 e Opel Dynamic 7x17, tutti con ET 35 (+ distanz. da 6). [I links sono riservati agli utenti registrati. Registrati!Ti aspettiamo!] e [I links sono riservati agli utenti registrati. Registrati!Ti aspettiamo!]

Fino al 09/01/06: Zafira A 2.0 TDI + intercooler e rimappa (111 cv)
Avatar utente
vittocecco
SOCIO N° 121
The Obstinate
 
Messaggi: 17519
Iscritto il: 19/02/2007, 12:53
Località: Bologna
La tua Astra: Altra Opel
Caratteristiche: Ex Zafira B 1.9 CDTI Cosmo Full Opt
Altra Opel: Difficile... estremamente difficile...
Umore: Stabile

Re: qualche dubbio sul amplificatore

Messaggiodi involt » 26/02/2015, 18:10

Ho scritto mentre scriveva vittocecco, ed ho il vago sospetto che lo scemo che scriverebbe spiegazioni approfondite sia io; pertanto, carico sulle mie spalle il ruolo dello scemo del villaggio lasciando a lui il ruolo del "bastard"... :mrgreen:

Quando il cono di un altoparlante di muove "all'indietro" procura una rarefazione dell'aria davanti al cono, ed una compressione di quella posteriore. Se l'altoparlante è montato sul baffle di una cassa vi sono tre possibilità.

La prima consiste nel lasciare il mondo per com'è: l'aria all'interno della cassa verrà compressa e si opporrà al movimeto del cono. Il suono verrà smorzato, ma praticamente su tutta la gamma di frequenze. I sistemi di altoparlanti costruiti seguendo questo concetto si chiamano "a sospensione pneumatica"

La seconda possibilità consiste nell'effettuare un buco nel baffle, dietro il quale si applica (all'interno della cassa) un tubo di foggia e dimensioni calcolate per risuonare a certe frequenze. Il sistema consentirà un movimento più libero del cono, ed il sistema avrà dei bassi più marcati, ma la risposta in frequenza presenterà un picco in corrispondenza della frequenza di risonanza del tubo, perdendo la linearità. Soluzioni di questo tipo si chiamano "bass reflex".

La terza possibilita consiste nel rendere elastico qualche elemento della cassa acustica, che verrà spostato dla movimento dell'aria interna alla cassa. Provocherà un certo smorzamento rispetto al sistema bass reflex, ma questo sarà comunque minore di quello della sospensione pneumatica. La risposta resterà "lineare" entro i limiti consentiti dalla dimensione dell'elemento elastico, che avrà comunque una sua risonanza. Di solito si adoperano cono e cestello di un woofer simile a quello presente nel sistema, ma privi di magnete ed induttanza. Questa soluzione si chiama "a radiatore passivo".

Il tuo papà aveva montato due woofer in opposizione di fase: l'inversione della polarità sui terminali faceva sì che quando uno dei due coni "spingev"a all'interno, l'altro si estrofletteva e viceversa. In linea teorica, una tale soluzione presenterebbe i vantaggi della sospensione pneumatica e quelli del sistema bass reflex, annullando gli svantaggi di ambedue.

Purtroppo, per i "puristi" dell'HiFi questa soluzione è la peggiore di tutti. Loro gradiscono, nell'ordine, sospensione pneumatica ("lineare" - poi non è così - in tutto il range di frequenza del woofer), radiatore passivo (meno lineare in tutto il range di frequenza) e bass reflex (con un picco). I due woofer in opposizione di fase sono sempre stati adottati o per impianti estremamente consumer (tipo home theater) o per impianti da auto. Consentono bassi notevolissimi in rapporto alla potenza impiegata, ma non sono apprezzati. La critica che viene mossa riguarda essenzialmente la cassa, non il metodo in sé.

Riguardo a ciò che dice l'amico vittocecco riguardo alla THD, questo è vero e logico, ma ha delle eccezioni. La distorsione armonica totale dei sistemi valvolari è altissima, ma questi sono comunque apprezzati. Di contro si apprezzano gli amplificatori in Classe A, nonostante le basse potenze ed i consumi esorbitanti, proprio per la bassissima distorsione intermodulare. E' incredibile vedere la gente svenarsi per un valvolare in Classe A, con bassa distorsione intermodulare, ma THD comunque elevata e che per muovere appena le membrane degli altoparlanti consuma (e riscalda) quanto uno scaldabagno elettrico. L'Universo cerebrale degli appassionati di HiFi mi risulta, a volte, insondabile quanto l'Universo Femminile; solo, un po' meno piacevole... :mrgreen:
AstraJ GTC 1.6T Carbon Flash. Molle Eibach ProKit - Distanziali Eibach Pro Spacers - barra di irrigidimento sottotelaio anteriore in ergal . retrocamera e Bluetooth OEM su Navi 900 - DRL, luci targa, retromarcia e fendinebbia a LED - M-Tech short shifter Filtro a pannello - Downpipe senza precat - Regolatore variabile pressione benzina Bonalume - Candele NGK "fredde" - Turbocompressore ibrido - Intercooler maggiorato - riprogrammazione ECU di qualcuno che lavora dove si fabbricano Automobili (attualmente 1,7 bar di picco pressione sovralimentazione :paura ) - frizione S-Performance Sachs - differenziale autobloccante Wavetrac - dischi freno e pastiglie EBC - flessibili freno HEL :mrgreen: Non so "quanti cavalli ha". L'unica cosa che so è che adesso va come avrebbe dovuto andare già dall'inizio. Ora anche meglio...
:)

Così:

Image


sarebbe stata perfetta. Quand'ero giovane: Calibra 2000 16V


New entry: BMW 118d MSport full optional


Per poter risorgere risulta indispensabile, prima, morire
Avatar utente
involt
Astrista D.O.C.
Astrista D.O.C.
 
Messaggi: 2691
Iscritto il: 16/11/2012, 7:16
Località: SudItalia
La tua Astra: Astra J
Caratteristiche: Un po' malconcia dal 29 maggio 2013
Altra Opel: Adam Glam 1.2

Re: qualche dubbio sul amplificatore

Messaggiodi mitiko87 » 26/02/2015, 21:28

L altoparlanti erano uno difronte l altro nella stessa cassa.
l altoparlanti anteriori andavano a 2 vie i posteriori a una con l aggiunta di queste trombette per l alti sopra il pianale del bagagliaio(il tweeter e stato staccato dopo una prova d ascolto)
grazie per il link dopo lo guarderò con calma
Onestamente suonava abbastanza bene quel sub..ovviamente da come avrete ben capito non sono un purista del hifi .
Distorsione intermodulare?cosa sarebbe esattamente?
comunque mi dispiace per voi na se un giorno Montero un home teather oppure un impianto hifi da auto chiederò di sicuro consiglio a voi :D
Onestamente dovrei cambiare il titolo del tread....in confusione totale sul hifi
astra gtc 1.7 101cv cerchi da 16 cd30mp3 computer di bordo a.m.
mitiko87
Giovane Astrista
Giovane Astrista
 
Messaggi: 120
Iscritto il: 11/11/2008, 20:54
Località: terni
La tua Astra: Astra H
Caratteristiche: gtc enjoy 1.7 101CV

Re: qualche dubbio sul amplificatore

Messaggiodi vittocecco » 26/02/2015, 22:12

involt ha scritto:Ho scritto mentre scriveva vittocecco, ed ho il vago sospetto che lo scemo che scriverebbe spiegazioni approfondite sia io; pertanto, carico sulle mie spalle il ruolo dello scemo del villaggio lasciando a lui il ruolo del "bastard"... :mrgreen:

:vago :mrgreen:

involt ha scritto:Quando il cono di un altoparlante di muove "all'indietro" procura una rarefazione dell'aria davanti al cono, ed una compressione di quella posteriore. Se l'altoparlante è montato sul baffle di una cassa vi sono tre possibilità.

La prima consiste nel lasciare il mondo per com'è: l'aria all'interno della cassa verrà compressa e si opporrà al movimeto del cono. Il suono verrà smorzato, ma praticamente su tutta la gamma di frequenze. I sistemi di altoparlanti costruiti seguendo questo concetto si chiamano "a sospensione pneumatica"

La seconda possibilità consiste nell'effettuare un buco nel baffle, dietro il quale si applica (all'interno della cassa) un tubo di foggia e dimensioni calcolate per risuonare a certe frequenze. Il sistema consentirà un movimento più libero del cono, ed il sistema avrà dei bassi più marcati, ma la risposta in frequenza presenterà un picco in corrispondenza della frequenza di risonanza del tubo, perdendo la linearità. Soluzioni di questo tipo si chiamano "bass reflex".

La terza possibilita consiste nel rendere elastico qualche elemento della cassa acustica, che verrà spostato dla movimento dell'aria interna alla cassa. Provocherà un certo smorzamento rispetto al sistema bass reflex, ma questo sarà comunque minore di quello della sospensione pneumatica. La risposta resterà "lineare" entro i limiti consentiti dalla dimensione dell'elemento elastico, che avrà comunque una sua risonanza. Di solito si adoperano cono e cestello di un woofer simile a quello presente nel sistema, ma privi di magnete ed induttanza. Questa soluzione si chiama "a radiatore passivo".

Sai che ne aggiungerei una quarta? Molto molto simile alla sospensione pneumatica ma non identica: il [I links sono riservati agli utenti registrati. Registrati!Ti aspettiamo!]... Dai, sono solo 15 paginette (ma scritte "larghe")... :risata

involt ha scritto:Il tuo papà aveva montato due woofer in opposizione di fase: l'inversione della polarità sui terminali faceva sì che quando uno dei due coni "spingev"a all'interno, l'altro si estrofletteva e viceversa. In linea teorica, una tale soluzione presenterebbe i vantaggi della sospensione pneumatica e quelli del sistema bass reflex, annullando gli svantaggi di ambedue.

Purtroppo, per i "puristi" dell'HiFi questa soluzione è la peggiore di tutti. Loro gradiscono, nell'ordine, sospensione pneumatica ("lineare" - poi non è così - in tutto il range di frequenza del woofer), radiatore passivo (meno lineare in tutto il range di frequenza) e bass reflex (con un picco). I due woofer in opposizione di fase sono sempre stati adottati o per impianti estremamente consumer (tipo home theater) o per impianti da auto. Consentono bassi notevolissimi in rapporto alla potenza impiegata, ma non sono apprezzati. La critica che viene mossa riguarda essenzialmente la cassa, non il metodo in sé.

:quoto Il vantaggio principale di questo sistema, oltre alla ridotta potenza da impiegare, è che necessita di ingombri molto ridotti...

involt ha scritto:Riguardo a ciò che dice l'amico vittocecco riguardo alla THD, questo è vero e logico, ma ha delle eccezioni. La distorsione armonica totale dei sistemi valvolari è altissima, ma questi sono comunque apprezzati.

Verissimo... il suono del valvolare ha un suo perché però non lo definirei propriamente Hi Fi... :roll:

involt ha scritto:Di contro si apprezzano gli amplificatori in Classe A, nonostante le basse potenze ed i consumi esorbitanti, proprio per la bassissima distorsione intermodulare. E' incredibile vedere la gente svenarsi per un valvolare in Classe A, con bassa distorsione intermodulare, ma THD comunque elevata e che per muovere appena le membrane degli altoparlanti consuma (e riscalda) quanto uno scaldabagno elettrico.

Presente! O meglio... quasi. Nel senso che in auto, tanti anni fa, avevo un impiantino multiamplificato (ma dai :mrgreen: ) con la sezione anteriore (mid-woofer e tweeter) curata da 2 ampli in Pura Classe A (50 W RMS per canale al mid-woofer e 25 per il tweeter) a componenti discreti (non però valvolari) :pazzo. C'erano solo un paio di integrati per controllare l'alimentazione ed evitare danni ma tutto il resto erano tutti componenti separati...
Confermo il calore da stufa ed il consumo elevatissimo... :risata
Adesso che ci penso... :roll: dovrei ancora averli in garage... :piange

involt ha scritto:L'Universo cerebrale degli appassionati di HiFi mi risulta, a volte, insondabile quanto l'Universo Femminile; solo, un po' meno piacevole... :mrgreen:

:quoto
Jadine®, Nuova A6 Avant Business Sport 50 TDI quattro tiptronic - MY 2019 - "argento florent"

Alimentata esclusivamente con ENI Diesel+

Fino al 23/05/19: Heidi®, A6 Avant 3.0 TDI V6 Quattro S-Tronic (272 cv) - 139.133 Km (ENI Diesel+)

Fino al 18/06/15: "Adelina®", A4 Avant 3.0 TDI V6 Quattro S-Tronic - 142.000 Km (BluDiesel+)

Fino al 30/06/11: "Zaffy®", Zafira B 1.9 CDTI 16V (150->170 CV by DT) Gen 06 [agg. TIS-Web 09/2008]
EGR flangiata e disatt. via SW, intercooler maggiorato, Aspirazione KD2, DPF rimosso e disatt- via SW -> 185 CV Venduta con 155.000 Km (percorsi tutti a BluDiesel+ e suoi "precursori")
IDS+ & sport switch. Cerchioni MAK Veleno 8x18 e Opel Dynamic 7x17, tutti con ET 35 (+ distanz. da 6). [I links sono riservati agli utenti registrati. Registrati!Ti aspettiamo!] e [I links sono riservati agli utenti registrati. Registrati!Ti aspettiamo!]

Fino al 09/01/06: Zafira A 2.0 TDI + intercooler e rimappa (111 cv)
Avatar utente
vittocecco
SOCIO N° 121
The Obstinate
 
Messaggi: 17519
Iscritto il: 19/02/2007, 12:53
Località: Bologna
La tua Astra: Altra Opel
Caratteristiche: Ex Zafira B 1.9 CDTI Cosmo Full Opt
Altra Opel: Difficile... estremamente difficile...
Umore: Stabile

Re: qualche dubbio sul amplificatore

Messaggiodi involt » 26/02/2015, 23:05

mitiko87 ha scritto:Distorsione intermodulare?cosa sarebbe esattamente?



La distorsione intermodulare consiste (molto in generale) nella comparsa di frequenze spurie nell'interazione tra segnali a frequenza diversa, cioè nella comparsa di armoniche che non appartengono a nessuna delle frequenze di segnale in entrata. E' sempre una conseguenza della non linearità del sistema.

In realtà il modo in cui mi sono espresso sopra non è corretto, perchè ad una distorsione intermodulare nulla deve corrispondere una distorsione armonica nulla

Ciò di cui parlavo sopra è un caso particolare di interazione tra frequenze, che è quello della distorsione da incrocio, in cui le frequenze interagenti si formano per lo sfasamento tra le semionde positive e negative dello stesso segnale. Il modo in cui viene fatto lavorare il finale (valvola o transistor che sia) consente di eliminare totalmente questo particolare tipo di distorsione. Quando il finale lavora in Classe A è costretto ad erogare sempre la massima potenza per qualunque ampiezza del segnale d'ingresso ed il suo rendimento è scarso, ma non presenta distorsione di incrocio.

Era esattamente questa la distorsione cui mi riferivo sopra. Senza nemmeno un grafico non sono in grado di spiegarmi meglio di così (che, mi rendo conto, è abbastanza male) :)

Però, forse, passare in due giorni dalla legge di Ohm alla distorsione di intermodulazione è un passagio troppo rapido... :mrgreen:

vittocecco ha scritto:
Sai che ne aggiungerei una quarta? Molto molto simile alla sospensione pneumatica ma non identica: il [I links sono riservati agli utenti registrati. Registrati!Ti aspettiamo!]... Dai, sono solo 15 paginette (ma scritte "larghe")... :risata



Giustissimo vitto, ma semplificavo. E poi, volendo essere rigorosi, il baffle infinito è una sorta di "forzatura" pratica di un'astrazione teorica. Un baffle infinito "vero" dovrebbe consistere nel solo baffle, per separare le onde meccaniche generate anteriormente da quelle generate posteriormente. Questo eviterebbe ogni smorzamento, presente invece nella sospensione pneumatica. Dal punto di vista pratico viene invece realizzato un baffle di dimensioni pari a metà della lunghezza d'onda della frequenza più bassa, e la cassa viene chiusa comunque, minimizzando gli effetti di una compressione che pur esiste con una sospensione più rigida. alla fine, semplificando, le differenze con la sospensione pneumatica, per volumi "umani" del contenitore vengono in pratica annulllate. Forse l'unica cosa che si avvicinava al concetto teorico di baffle infinite lo vidi moltissimi anni fa in discoteca: un pannello gigantesco con quattro woofer al centro


vittocecco ha scritto:Verissimo... il suono del valvolare ha un suo perché però non lo definirei propriamente Hi Fi... :roll:



Concordo pienamente. Ma lo stesso concetto vale praticamente per tutto il resto. l'HiFi, in realtà, non esiste. Esistono impianti che si sentono senza distorsioni, senza fruscio, con una timbrica meravigliosa, ma... non sono "fedeli" proprio a nulla. Se ci pensi, quando ascolti un brano heavy metal con un impianto da centinaia di migliaia di euro, riproduci con una distorsione dello 0.00001% la distorsione del 15% degli amplificatori per chitarra...

vittocecco ha scritto:Presente! O meglio... quasi. Nel senso che in auto, tanti anni fa, avevo un impiantino multiamplificato (ma dai :mrgreen: ) con la sezione anteriore (mid-woofer e tweeter) curata da 2 ampli in Pura Classe A (50 W RMS per canale al mid-woofer e 25 per il tweeter) a componenti discreti (non però valvolari) :pazzo. C'erano solo un paio di integrati per controllare l'alimentazione ed evitare danni ma tutto il resto erano tutti componenti separati...
Confermo il calore da stufa ed il consumo elevatissimo... :risata
Adesso che ci penso... :roll: dovrei ancora averli in garage... :piange


Vitto, 50W per canale in Classe A in auto... sei proprio un temerario! :)

vittocecco ha scritto:
involt ha scritto:L'Universo cerebrale degli appassionati di HiFi mi risulta, a volte, insondabile quanto l'Universo Femminile; solo, un po' meno piacevole... :mrgreen:

:quoto

Ero STRASICURO che saresti stato d'accordo ;)
AstraJ GTC 1.6T Carbon Flash. Molle Eibach ProKit - Distanziali Eibach Pro Spacers - barra di irrigidimento sottotelaio anteriore in ergal . retrocamera e Bluetooth OEM su Navi 900 - DRL, luci targa, retromarcia e fendinebbia a LED - M-Tech short shifter Filtro a pannello - Downpipe senza precat - Regolatore variabile pressione benzina Bonalume - Candele NGK "fredde" - Turbocompressore ibrido - Intercooler maggiorato - riprogrammazione ECU di qualcuno che lavora dove si fabbricano Automobili (attualmente 1,7 bar di picco pressione sovralimentazione :paura ) - frizione S-Performance Sachs - differenziale autobloccante Wavetrac - dischi freno e pastiglie EBC - flessibili freno HEL :mrgreen: Non so "quanti cavalli ha". L'unica cosa che so è che adesso va come avrebbe dovuto andare già dall'inizio. Ora anche meglio...
:)

Così:

Image


sarebbe stata perfetta. Quand'ero giovane: Calibra 2000 16V


New entry: BMW 118d MSport full optional


Per poter risorgere risulta indispensabile, prima, morire
Avatar utente
involt
Astrista D.O.C.
Astrista D.O.C.
 
Messaggi: 2691
Iscritto il: 16/11/2012, 7:16
Località: SudItalia
La tua Astra: Astra J
Caratteristiche: Un po' malconcia dal 29 maggio 2013
Altra Opel: Adam Glam 1.2

Re: qualche dubbio sul amplificatore

Messaggiodi vittocecco » 27/02/2015, 0:10

involt ha scritto:Forse l'unica cosa che si avvicinava al concetto teorico di baffle infinite lo vidi moltissimi anni fa in discoteca: un pannello gigantesco con quattro woofer al centro

Infatti... perché teoricamente il baffle dovrebbe avere un'estensione (appunto) infinita, dividendo lo spazio (inteso nel senso più profondo del termine) in due parti, una davanti all'altoparlante e l'altra dietro.
E se altre persone volessero casse simili? Non ci sarebbe modo di realizzarle... :risata :pazzo

involt ha scritto:Se ci pensi, quando ascolti un brano heavy metal con un impianto da centinaia di migliaia di euro, riproduci con una distorsione dello 0.00001% la distorsione del 15% degli amplificatori per chitarra...

Beh... dal momento che Alta Fedeltà significa riprodurre fedelmente (quindi senza alterazioni) quello che è stato "suonato", anche se si sta registrando dell'HM è importante che in fase di registrazione ed in riproduzione non venga alterato nulla. Gli ampli da chitarra emettono un suono che definire tale è ottimistico? :D Bene! Tale suono riprodotto deve essere tale e quale a quello uscito dagli "ampli chitarristici" di cui sopra, distorsione compresa.
Se poi mi dici che distinguere una distorsione al 15% da una al 16 è cosa ardua... posso anche essere d'accordo... :risata

Tanti anni fa, in una delle famose riviste, uscì una recensione su un pre e finale (ovviamente separati) che definire "esoterici hi end" è poco. Se non ricordo male costava 12 milioni di Lire il pre mentre per il finale ce ne volevano circa 20! :shock: Ovviamente prodotti a mano, con componenti selezionati del tipo "uno su mille ce la fa", eccetera... 8)
Non ricordo la potenza (ma non era neanche chissà cosa)... Bene... sul pre non erano presenti neanche i controlli di tono perché il produttore dell'ampli sosteneva una cosa del tipo ".. la registrazione del disco è a cura del discografico, la sonorità ambientale della stanza di ascolto è a cura dell'ascoltatore quindi io non devo alterare niente, perché inserire due potenziometri che, per quanto di qualità, tendono ad alterare il segnale anche se settati a 0?"

involt ha scritto:Vitto, 50W per canale in Classe A in auto... sei proprio un temerario! :)

Effettivamdente... :o Pensa che dopo una decina di minuti di funzionamento (a qualsiasi volume, come hai già spiegato) i dissipatori dei due ampli non li si poteva quasi toccare... :stica
Jadine®, Nuova A6 Avant Business Sport 50 TDI quattro tiptronic - MY 2019 - "argento florent"

Alimentata esclusivamente con ENI Diesel+

Fino al 23/05/19: Heidi®, A6 Avant 3.0 TDI V6 Quattro S-Tronic (272 cv) - 139.133 Km (ENI Diesel+)

Fino al 18/06/15: "Adelina®", A4 Avant 3.0 TDI V6 Quattro S-Tronic - 142.000 Km (BluDiesel+)

Fino al 30/06/11: "Zaffy®", Zafira B 1.9 CDTI 16V (150->170 CV by DT) Gen 06 [agg. TIS-Web 09/2008]
EGR flangiata e disatt. via SW, intercooler maggiorato, Aspirazione KD2, DPF rimosso e disatt- via SW -> 185 CV Venduta con 155.000 Km (percorsi tutti a BluDiesel+ e suoi "precursori")
IDS+ & sport switch. Cerchioni MAK Veleno 8x18 e Opel Dynamic 7x17, tutti con ET 35 (+ distanz. da 6). [I links sono riservati agli utenti registrati. Registrati!Ti aspettiamo!] e [I links sono riservati agli utenti registrati. Registrati!Ti aspettiamo!]

Fino al 09/01/06: Zafira A 2.0 TDI + intercooler e rimappa (111 cv)
Avatar utente
vittocecco
SOCIO N° 121
The Obstinate
 
Messaggi: 17519
Iscritto il: 19/02/2007, 12:53
Località: Bologna
La tua Astra: Altra Opel
Caratteristiche: Ex Zafira B 1.9 CDTI Cosmo Full Opt
Altra Opel: Difficile... estremamente difficile...
Umore: Stabile

Re: qualche dubbio sul amplificatore

Messaggiodi involt » 27/02/2015, 10:05

vittocecco ha scritto:Infatti... perché teoricamente il baffle dovrebbe avere un'estensione (appunto) infinita, dividendo lo spazio (inteso nel senso più profondo del termine) in due parti, una davanti all'altoparlante e l'altra dietro.
E se altre persone volessero casse simili? Non ci sarebbe modo di realizzarle... :risata :pazzo


Poco tempo fa un tale chiedeva su un forum le possibili implicazioni del montaggio di un woofer "a parete", non nel sensenso di appeso alla parete, ma incassato nella parete usando questa come baffle. Voleva la conferma del fatto che nella stanza dietro la parte il woofer avrebbe suonato ugualmente bene, sebbene in controfase. La risposta era ovviamente sì (sebbene chi rispondenva non considerava la presenza di driver e cestello). La cosa che, in assoluto, si avvicina di più al concetto di "baffle infinito", pià di quello che vidi in discoteca. Certo, se vivi con qualcuno che è un po' mene che appassionato immagina i salti di gioia...


vittocecco ha scritto:Beh... dal momento che Alta Fedeltà significa riprodurre fedelmente (quindi senza alterazioni) quello che è stato "suonato", anche se si sta registrando dell'HM è importante che in fase di registrazione ed in riproduzione non venga alterato nulla. Gli ampli da chitarra emettono un suono che definire tale è ottimistico? :D Bene! Tale suono riprodotto deve essere tale e quale a quello uscito dagli "ampli chitarristici" di cui sopra, distorsione compresa.
Se poi mi dici che distinguere una distorsione al 15% da una al 16 è cosa ardua... posso anche essere d'accordo... :risata


Vitto, qui io non posso concordare con te. l'HiFi è qualcosa di esclusivamente "tecnico", che riguarda l'elettronica. Come detto qualche post più sopra, l'amplificatore non "amplifica", ma "genera" un segnale in uscita simile a quello applicato in ingresso. Se i due segnali, come forma d'onda e spettro, sono pressochè identici (astrazione teorica - diciamo "molto simili"), possiamo dire che l'amplificatore ha "riprodotto fedelmente" il segnale applicato all'ingresso. La possibilità di riprodurre fedelmente il segnale passa allora per tutta una serie di accorgimento, dalla sezione di alimentazione alla classe del finale, che appiatisce la risposta in frequenza, minimizza le distorsioni, incrementa gamma dinamica e rapporto segnale-disturbo, linearizza lo Q, etc... Fatto ciò al meglio, avrai un amplificatore HiFi; se colleghi un sistema di diffusori basato su principi analoghi (risposta in frequenza, inerzia, rotazione di fase adeguata alla sezione di alimentazione, etc.) avrai un riproduttore Hi-Fi nel senso detto sopra, cioò che riproduce fedelmente il segnale in ingresso. L'Alta Fedeltà si ferma qui. Non la puoi estendere alla pretesa che sia una riproduzione della "realtà". Quando ascolti un'esecuzione "unplugged" (che può andare da un concerto con strumenti acustici alla musica da camera, passando per la sinfonica o per il jazz acustico) in un teatro "perfetto", le tue orecchie "vedono" (in realtà ascoltano :mrgreen: ) un fronte d'onda composto che si genera a partire da uno spazio esteso (il palcoscenico), e viene percepito dalle tue orecchie, recettori non lineari e non omnidirezionali (la cosa ha un motivo preciso), posti alla distanza della larghezza della tua testa. Se volessi riprodurre questa situazione, innanzitutto dovresti usare solo due microfoni, con lobi asimmetrici di foggia simile a quella della sensibilità dell'orecchio umano, posti ad una ventina di centimetri di distanza e rivolti in direzioni opposte. Ciò che invece viene fatto è registrare gli strumenti uno per uno, su tracce separate, stabilendo intensità relative, riverberi e ritardi sui due canali nel tentativo di ricostruire, arbitrariamente, un'immagine tridimensionale che debba in qualche modo corrispondere al palcoscenico. Fatto questo, tenti di riprodurre il fronte d'onda ampio facendo iscire il suono da due punti fissi, posti ad una distanza di solito molto inferiore a quella dell'ampiezza del palcoscenico; mentre il problema opposto si pone per l'esecuzione singola (suono che proviene da una sorgente singola, che si tenta di riprodurre con due sistemi di altoparlanti. I limiti di questo sistema sono evidenti dalla necessità del surround per riprodurre i suoni che vengono da dietro. Alle tue orecchie giunge, alla fin fine, un fronte d'onda. Sulla base di esso il cervello ricostruisce una scena tridimensionale ed è in grado di "sapere" se un suono giunga da davanti o da dietro. Se il sistema di altoparlanti fosse in grado di riprodurre correttamente il fronte d'onda, non ci sarebbe la necessità del surround...

Nel caso di registrazioni in studio, le cose sono ancora più "finte". In studio si suona in comparti acusticamente separati, ripetutamente, ascoltando gli altri (o le registrazioni degli altri) in cuffia, registrando (quasi sempre) una traccia per volta, e poi montandole e definendo riverberi, ritardi e bilanciamenti per creare un'immagine spaziale che non esiste. Non è mai esistita. Non è mai accaduto alcun evento in cui alcune persone hanno suonato quel brano, insieme, e poste in quella formazione.

Nei concerti "plugged" dal vivo, infine, l'uscita dei vari strumenti è miscelata in una serie di diffusori poco "fedeli" spesso distribuiti in cluster. Inoltre l'ambiente ti consente di distinguere molto poco. Spesso l'ambiente è così riverberante che si capisce poco; in realtà vai per vedere più che per sentire. Se hai mai assistito ad un concerto al PalaLottomatica di Roma saprai bene di cosa stia parlando.

Qual'è la distorsione che vorresti "fedelmente" riprodurre? QUella introdotta dal banco di mixaggio, dagli amplificatori, dai clusters o dall'ambiente (che quando riverberante introduce l'equivalente di una distorsine intermodulare "meccanica")? Tieni presente che le registrazioni nei concerti live vengono eseguite sul segnale estratto dal banco di mixaggio, saltando quindi gli amplificatori. Dove sarebbe posizionato questo ipotetico ascoltatore? Se fosse subito sotto o sul palco sentirebbe anche i monitor. Se fosse lontano sentirebbe i riverberi. E se si tentasse in un ambiente così una registrazione con microfoni dalla postazione di ascolto, si sentirebbe solo un c@sino infernale.

Ribadisco: l'HiFi è un fatto tecnico. Come per gli alti campi, automobili comprese, l'essere umano è attratto da ciò che è insieme potente, tecnologicamente avanzato ed esteticamente attraente. L'uso effettivo è poi un'altra cosa. L'alta fedeltà riferita alla "realtà" è inesistente.
vittocecco ha scritto:
Tanti anni fa, in una delle famose riviste, uscì una recensione su un pre e finale (ovviamente separati) che definire "esoterici hi end" è poco. Se non ricordo male costava 12 milioni di Lire il pre mentre per il finale ce ne volevano circa 20! :shock: Ovviamente prodotti a mano, con componenti selezionati del tipo "uno su mille ce la fa", eccetera... 8)
Non ricordo la potenza (ma non era neanche chissà cosa)... Bene... sul pre non erano presenti neanche i controlli di tono perché il produttore dell'ampli sosteneva una cosa del tipo ".. la registrazione del disco è a cura del discografico, la sonorità ambientale della stanza di ascolto è a cura dell'ascoltatore quindi io non devo alterare niente, perché inserire due potenziometri che, per quanto di qualità, tendono ad alterare il segnale anche se settati a 0?"

Il concetto da cui partono gli appassionati non è solo relativo alla presenza dei potenziometri; è soprattutto il fatto che i controlli di tono alterano la linearità della risposta in frequenza in modo grossolano, dipendente dal tipo di filtro utilizzato (mi rifaccio anche al tuo discorso di sopra sui dB/oct) ed in base ai "gusti ad orecchio" dell'ascoltatore. Se l'alterazione della risposta in frequenza avvenisse in maniera precisa e misurabile, per compensare deviazioni dalla linearità, andrebbe bene. Utilizzare un equalizzatore parametrico ed un generatore di rumore rosa è qualcosa su cui l'appassionato non ha nulla da ridire, dal punto di vista procedurale. Ha qualcosa da ridire dal punto di vista tecnico, nel senso che se hai bisogno di linearizzare la risposta in questo modo, il sistema di riproduzione sarebbe progettato o realizzato male. In un sistema "perfetto" non avresti bisogno di compensare nulla. Ed estendendo questo concetto ti dice che se hai un impianto HiFi, che quindi riproduce fedelmente il segnale in ingresso, ma il segnale in ingresso è cattivo, semplicemente non lo devi ascoltare. Non ne vale la pena.

Perchè "appassionato di HiFi" e "appassionato di musica" sono due concetti diversi. Gli appassionati di HiFi sono "audiofili", non "musicofili". Loro non vedono nemmeno che possa esistere una registrazione fondamentale dal punto di vista musicale (magari, Coltrane in un localino ai primordi della carriera) fatta con mezzi rudimentali e che valga la pena di ascoltare per i contenuti. In una simile circostanza, magari variare grossolanamente la risposta in frequenza, "ad orecchio", può rendere un po' più gradevole, senza farlo necessariamente divenire "HiFi", l'ascolto di un brano la cui importanza è da ricercare sullo spartito e nell'esecuzione, e non nell'effetto valanga dei transistor. Ma come dicevo prima, l'HiFi è un fato esclusivamente tecnico.

NdR: oggi sono particolarmente "scemo del villaggio" non tanto per un picco cerebrale di idiozia, quanto perchè mi hanno cancellato il volo ed aspetto notizie per poter andare al lavoro. Non ho un tubo da fare, nell'attesa... :mrgreen:
AstraJ GTC 1.6T Carbon Flash. Molle Eibach ProKit - Distanziali Eibach Pro Spacers - barra di irrigidimento sottotelaio anteriore in ergal . retrocamera e Bluetooth OEM su Navi 900 - DRL, luci targa, retromarcia e fendinebbia a LED - M-Tech short shifter Filtro a pannello - Downpipe senza precat - Regolatore variabile pressione benzina Bonalume - Candele NGK "fredde" - Turbocompressore ibrido - Intercooler maggiorato - riprogrammazione ECU di qualcuno che lavora dove si fabbricano Automobili (attualmente 1,7 bar di picco pressione sovralimentazione :paura ) - frizione S-Performance Sachs - differenziale autobloccante Wavetrac - dischi freno e pastiglie EBC - flessibili freno HEL :mrgreen: Non so "quanti cavalli ha". L'unica cosa che so è che adesso va come avrebbe dovuto andare già dall'inizio. Ora anche meglio...
:)

Così:

Image


sarebbe stata perfetta. Quand'ero giovane: Calibra 2000 16V


New entry: BMW 118d MSport full optional


Per poter risorgere risulta indispensabile, prima, morire
Avatar utente
involt
Astrista D.O.C.
Astrista D.O.C.
 
Messaggi: 2691
Iscritto il: 16/11/2012, 7:16
Località: SudItalia
La tua Astra: Astra J
Caratteristiche: Un po' malconcia dal 29 maggio 2013
Altra Opel: Adam Glam 1.2

Re: qualche dubbio sul amplificatore

Messaggiodi vittocecco » 27/02/2015, 10:52

Beh... nelle registrazioni live il segnale è preso all'uscita del mixer se questo è presente (quindi se c'è amplificazione PA), in caso contrario si utilizzano i microfoni...
Nelle registrazioni live più serie, soprattutto con l'avvento del digitale, dovrebbe comunque venire registrata una traccia per ogni strumento per poter agire meglio in studio, sia a livello di correzioni di timbrica sia proprio come singoli livelli di volume (il suono ascoltato live ha "esigenze" di missaggio diverse rispetto al disco).

Comunque sia, per come la vedo io (che seguo un po' la filosofia di quel costruttore), l'impianto deve riprodurre, senza alterare, quello che il fonico (assieme al produttore, all'arrangiatore, eccetera), hanno "deciso" di registrare sul disco, fruscii eventuali :old compresi.

involt ha scritto:Utilizzare un equalizzatore parametrico ed un generatore di rumore rosa è qualcosa su cui l'appassionato non ha nulla da ridire, dal punto di vista procedurale. Ha qualcosa da ridire dal punto di vista tecnico, nel senso che se hai bisogno di linearizzare la risposta in questo modo, il sistema di riproduzione sarebbe progettato o realizzato male. In un sistema "perfetto" non avresti bisogno di compensare nulla. Ed estendendo questo concetto ti dice che se hai un impianto HiFi, che quindi riproduce fedelmente il segnale in ingresso, ma il segnale in ingresso è cattivo, semplicemente non lo devi ascoltare. Non ne vale la pena.

Perchè "appassionato di HiFi" e "appassionato di musica" sono due concetti diversi. Gli appassionati di HiFi sono "audiofili", non "musicofili". Loro non vedono nemmeno che possa esistere una registrazione fondamentale dal punto di vista musicale (magari, Coltrane in un localino ai primordi della carriera) fatta con mezzi rudimentali e che valga la pena di ascoltare per i contenuti. In una simile circostanza, magari variare grossolanamente la risposta in frequenza, "ad orecchio", può rendere un po' più gradevole, senza farlo necessariamente divenire "HiFi", l'ascolto di un brano la cui importanza è da ricercare sullo spartito e nell'esecuzione, e non nell'effetto valanga dei transistor. Ma come dicevo prima, l'HiFi è un fato esclusivamente tecnico.

Ma infatti... non ho mai pensato che un audiofilo sia (necessariamente) appassionato di musica... :ok
Vero anche l'Hi-Fi sia un fatto tecnico... è con la tecnica che si riesce a non alterare il suono... :risata

Sempre tanti anni fa avevo un equalizzatore grafico (solo ad ottave) ma con generatore di rumore rosa e compensazione automatica delle anomalie riscontrate. Beh... il suono che usciva dalle casse dopo le sue correzioni era per me quasi inascoltabile... :risata

involt ha scritto:NdR: oggi sono particolarmente "scemo del villaggio" non tanto per un picco cerebrale di idiozia, quanto perchè mi hanno cancellato il volo ed aspetto notizie per poter andare al lavoro. Non ho un tubo da fare, nell'attesa... :mrgreen:

:mrgreen:
Jadine®, Nuova A6 Avant Business Sport 50 TDI quattro tiptronic - MY 2019 - "argento florent"

Alimentata esclusivamente con ENI Diesel+

Fino al 23/05/19: Heidi®, A6 Avant 3.0 TDI V6 Quattro S-Tronic (272 cv) - 139.133 Km (ENI Diesel+)

Fino al 18/06/15: "Adelina®", A4 Avant 3.0 TDI V6 Quattro S-Tronic - 142.000 Km (BluDiesel+)

Fino al 30/06/11: "Zaffy®", Zafira B 1.9 CDTI 16V (150->170 CV by DT) Gen 06 [agg. TIS-Web 09/2008]
EGR flangiata e disatt. via SW, intercooler maggiorato, Aspirazione KD2, DPF rimosso e disatt- via SW -> 185 CV Venduta con 155.000 Km (percorsi tutti a BluDiesel+ e suoi "precursori")
IDS+ & sport switch. Cerchioni MAK Veleno 8x18 e Opel Dynamic 7x17, tutti con ET 35 (+ distanz. da 6). [I links sono riservati agli utenti registrati. Registrati!Ti aspettiamo!] e [I links sono riservati agli utenti registrati. Registrati!Ti aspettiamo!]

Fino al 09/01/06: Zafira A 2.0 TDI + intercooler e rimappa (111 cv)
Avatar utente
vittocecco
SOCIO N° 121
The Obstinate
 
Messaggi: 17519
Iscritto il: 19/02/2007, 12:53
Località: Bologna
La tua Astra: Altra Opel
Caratteristiche: Ex Zafira B 1.9 CDTI Cosmo Full Opt
Altra Opel: Difficile... estremamente difficile...
Umore: Stabile

Re: qualche dubbio sul amplificatore

Messaggiodi mitiko87 » 27/02/2015, 18:34

Praticamente un finale di classe A non presenta distorsione di incrocio ed mano mano che la classe diminuisce la distorsione aumenta?
Ma perché il suo rendimento e scarso visto che lavora sempre al massimo su qualsiasi ampiezza d onda?
comunque non vi sto più dietro troppo complicato il discorso
astra gtc 1.7 101cv cerchi da 16 cd30mp3 computer di bordo a.m.
mitiko87
Giovane Astrista
Giovane Astrista
 
Messaggi: 120
Iscritto il: 11/11/2008, 20:54
Località: terni
La tua Astra: Astra H
Caratteristiche: gtc enjoy 1.7 101CV

Prossimo

Torna a Cinema & Home Cinema

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti