[TEST DRIVE] Opel Meriva 1.4 Turbo Cosmo 140cv

Discussioni generali sulla Meriva B (2010)

Moderatori: Moderatori, Moderatore Mensile

[TEST DRIVE] Opel Meriva 1.4 Turbo Cosmo 140cv

Messaggiodi GreyOwl » 15/11/2010, 21:04

spazio aperto

Velocità: 190,800 km/h
Frenata: a 100km/h 35,900 m
Accelerazione: 0-100km/h: 10″38 0-1000m: 31″79
Consumo: autostrada: 10,354 km/l urbano: 10,071 km/l
Ripresa: da 80 a 120km/h in VI 15”14

Esiste un modo infallibile, nella vita, per farsi notare: fare le cose alla rovescia. E quando un costruttore di automobili sta per lanciare una nuova monovolume compatta, di farsi notare ne ha un bisogno disperato. Perché in una categoria dominata dalla più piatta convenzionalità o esci dal coro o nessuno ti fila.
Ed eccola quassù, la “cosa alla rovescia” della Meriva 2: le porte posteriori controvento, dimenticate dopo l’ultima Lancia Appia (!), sdoganate in tempi moderni dalla Rolls- Royce Phantom e ora portate sulla bocca — e alla portata — di tutti da un’automobile da famiglia. La prima Meriva era una onesta lavoratrice: la nuova è “ quella con le porte alla rovescia”, formidabile arma di comunicazione per cui anche chi ha difficoltà a distinguere una Panda da una Porsche ha già imparato a riconoscerla. Al di là dell’azzeccatissimo effetto mediatico, le porte ad armadio ( Flex Doors, nel vocabolario Opel) si trascinano in dote funzionalità a pacchi. Soprattutto un’accessibilità mostruosamente migliore rispetto alle aperture convenzionali: tutta un’altra cosa allestire il pargolo sul seggiolino, e anche i nonni un po’ meno fluidi nei movimenti ringrazieranno per il generoso angolo di apertura ( peraltro comune alle porte anteriori) e il maniglione sul montante. Permane tuttavia qualche dubbio quand’è ora di uscire da un parcheggio a pettine ( ci vuole spazio e bisogna evitare di scendere in contemporanea con chi sta davanti) e sulla visibilità di pedoni e ciclisti da parte di chi apre le porte dietro. Dentro, la versatilità di cui già la Meriva 1 non faceva difetto è sottolineata da una serie di dispositivi chiamati Flex- e- qualcos’altro: FlexSpace è il “ solito” divano posteriore che da tre sedili affiancati si trasforma in un due posti per avere più spazio alle spalle e ai gomiti, Flex Rail il bracciolone anteriore che scorre fin dietro su binari, Flex Floor il piano di carico su due livelli. Sempre con un mix di coreografia e praticità.


Immagine

Design
C'è viceversa solo sostanza nella crescita dimensionale della Meriva. Che passando dai 4 metri e 5 centimetri della vecchia a 4 e 28 si avvicina pericolosamente ( per la Renault) alla stazza della Scénic X- Mod candidandosi anche a spalla della non più freschissima Zafira. Tantopiù che il listino riserva inaspettate sorprese: c’è tanta macchina in più di prima ma le tariffe sono rimaste pressoché identiche. E il rapporto prezzo/ contenuti, come potete rilevare nel dettaglio dalla tabella della pagina accanto, è difficilmente riscontrabile nella concorrenza. E anche gli optional hanno costi umani. A questo aggiungete una costruzione di buon livello e un quadro dinamico appagante, consumi a parte: le premesse per doppiare i successi della Meriva 1 ci sono proprio tutte.

Prezzi e optional Opel Meriva 1.4 Turbo Cosmo 140 cv 20.250 euro € chiavi in mano

Dotazione di serie
-Controlli di stabilità ESP Plus e TC Plus
-Airbag frontali, laterali e a tendina
-Freno di stazionamento elettronico
-Flex Rail (bracciolo anteriore scorrevole)
-Flex Space (sedili posteriori modulabili)
-Flex Floor (piano di carico multilivello)
-Cerchi in lega da 16 “
-Retrovisori esterni regolabili e riscaldabili elettricamente
-Climatizzatore elettronico bizona
-Radio con comandi al volante (in pelle) e sette altoparlanti
-Regolatore elettronico di velocità di crociera
-Fendinebbia
-Vetri laterali posteriori e lunotto oscurati
-Quattro alzacristalli elettrici
-Functional Pack (cassetto sotto il sedile passeggero, portaoggetti sotto il sedile conducente, rete portaoggetti,tavolini ribaltabili dietro gli schienali anteriori)

Accessori a richiesta
-Cosmo Pack 17” (cerchi in lega da 17” a dieci razze e radio-navigatore) € 1.000
-Cosmo Pack 18” (cerchi in lega da 18” a diecirazze e radio-navigatore) € 1.350
-Cerchi in lega da 17” a dieci razze € 150
-Cerchi in lega da 18” a dieci razze € 500
-Fari alogeni autoadattativi AFL € 400
-Tetto panoramico in vetro € 700
-Sedili in pelle sportivi e riscaldabili € 1.350
-Sensori di parcheggio € 350

Prezzo della vettura della nostra prova con gli optional montati: 24.400 euro €


Interni
Console onoraria
La console centrale, disseminata di pulsanti per le regolazioni di radio, clima e navigatore, è in pratica la stessa dell’Astra e della Insignia. Subito sotto la leva cambio il tasto del freno a mano elettronico.
Il binario sale in macchina
Se la strumentazione punta su un look sportiveggiante ma nell’insieme tradizionale, con la solita alternanza di indicazioni analogiche e digitali che mira a favorire la leggibilità, il Flex Rail (ovvero il mobiletto centrale che scorre tra i sedili) rappresenta la vera novità nell’abitacolo della Meriva. Oltre a ospitare un vano molto ampio all’interno del bracciolo, si sposta per lasciare accesso ai vani inferiori e può essere anche facilmente rimosso.
La sua escursione verso la parte dietro è ampia: in questo caso finisce però per essere di ostacolo al passeggero centrale posteriore.
E non dire che non ti trovi bene
Tra regolazione in altezza (con registri separati per escursione verticale e inclinazione), variazione (elettrica) della rigidità lombare e seduta allungabile — compresa nei sedili sportivi, optional — è impossibile non trovare l’assetto di guida ottimale. Buono anche il contenimento.
C’è due senza tre
Come nella prima Meriva il divano posteriore ha una parte centrale che può essere “annegata” sotto le due laterali per lasciare più spazio quando si è in due. Risulta un po’ complicato, invece, salire in auto in contemporanea: uno davanti e l’altro dietro.
Vedi il cielo ma non ti attacchi
Il tetto panoramico in cristallo protetto da una tendina ad azionamento elettrico (optional) regala molta luce all’abitacolo. Peccato che dietro non ci siano maniglie di appiglio sul padiglione. Il navigatore è ben protetto dal sole.
Spazio al cubo
Regolare come un cubo e ben attrezzato (vano laterale, occhielli, gancio per le borse), il baule della Meriva è capiente (400/1500 litri) e molto versatile: passasci, sedile sdoppiato, lunghezza variabile a seconda della posizione del divano, piano di carico su due livelli.
Immagine

Tecnica
Di solito le monovolume “piccole” (virgolette d’obbligo, se tra un paraurti e l’altro ci sono 4 metri e 28 centimetri) nascono sul pavimento della corrispondente berlina di segmento B. La Meriva 2 spariglia però le carte, affidandosi al pianale (con passo opportunamente ridotto da 2705 a 2644 mm) dell’altra e più grande monolume di famiglia, la Zafira. Di cui evidentemente la nuova Meriva copia fedelmente le architetture di base, con scelte peraltro convenzionali: sospensioni anteriori McPherson ancorate a sottotelaio e posteriori ad assale torcente e il ritorno — questo sì, non scontato — a una servoassistenza di tipo elettroidraulico dopo quella, totalmente elettrica, della generazione precedente. Il 1.4 Ecotec comune all’Astra è un piccolo turbo a benzina che nella sua versione più potente, quella da 140 cv oggetto della nostra prova, è associata a un cambio a sei rapporti: il 120 cv — come pure il 100 cv aspirato — ha invece cinque sole marce. Degni di nota il variatore di fase sui due assi e la coppa dell’olio in alluminio associata a un tradizionale basamento in ghisa.

Motore
Anteriore trasversale, quattro cilindri in linea; alesaggio x corsa 72,5x82,6 mm; cilindrata 1364 cm3; rapporto di compressione 9,5:1; potenza max 140 cv (103 kW) a 6000 giri; coppia max 20,4 kgm (200 Nm) a 1850 giri; basamento in ghisa, testata in lega leggera; distribuzione a due alberi a camme in testa azionati da catena, quattro valvole per cilindro; variatore di fase su aspirazione e scarico; alimentazione a iniezione elettronica multipoint, sovralimentazione con turbocompressore, intercooler.
Trasmissione
Trazione anteriore; frizione monodisco a secco; cambio manuale a 6 rapporti (I 3,820:1; II 2,050:1; III 1,300:1; IV 0,960:1; V 0,740:1; VI 0,610:1; rapporto finale 4,180:1); controlli elettronici di trazione e stabilità.
Autotelaio
Sospensioni anteriori a ruote indipendenti, montanti McPherson, ammortizzatori idraulici, barra antirollio; posteriori a ruote interconnesse, traversa deformabile, ammortizzatori idraulici; sterzo a cremagliera con servocomando elettroidraulico; impianto frenante a doppio circuito idraulico con servofreno, ABS, EBD; freni anteriori a disco autoventilanti (diametro 308 mm), posteriori a disco ( diametro 264 mm); cerchi in lega 6,5J x16”; pneumatici 205/ 60 R 16; kit di riparazione pneumatici.
Dimensioni e Peso
Lunghezza 4288 mm; larghezza 1812 mm; altezza 1615 mm; passo 2644 mm; carreggiata anteriore 1488 mm; carreggiata posteriore 1509 mm; peso in ordine di marcia n.d.; capacità serbatoio 54 litri; capacità bagagliaio 400/1500 litri. La vettura in prova era equipaggiata con cerchi 8Jx18” con pneumatici Continental SportContact 3 225/40 R18 92W.

Su strada
Sarà forse che nei diesel, per colpa del fatto che sono tutti così, turbo non si scrive nemmeno più, a leggere queste cinque magiche lettere sul portellone della Meriva 1.4 a benzina uno si fa la bocca a un temperamento di un certo genere. Sbagliato: la più potente della gamma è una brillante e spigliata monovolume, ma di sportivo non ha proprio nulla. E si fa anche presto a capire perché: alla tonnellata e mezza rilevata alla bilancia mancano solo 24 kg. E contro 1476 kg 140 cavalli non possono fare miracoli. Cionondimeno la Meriva Turbo dà prova di un dinamismo più che sufficiente nella guida di tutti i giorni e all’esame degli strumenti rispetta le promesse del dichiarato specie in accelerazione, coprendo lo 0-100 km/h in 10”38 (10”30 il dato ufficiale) e facendo invece un po’ peggio in velocità massima: 190,8 contro gli attesi 196 km/h. Mancando un riferimento diretto nella categoria — non abbiamo cioè mai provato monovolume a benzina con caratteristiche tecniche equiparabili — prenderemo a prestito una macchina diversissima, la MiTo 1.4 MultiAir, che tuttavia ha un motore paragonabile (1.4 turbo benzina, 135 cavalli) ma 237 kg in meno e una sezione frontale enormemente inferiore: bene, la piccola Alfa fa lo “zero-cento” in 8”48 e viaggia a 202,1 km/h: mutatis mutandis, la Meriva non è dunque messa affatto male. Certo, in ripresa sconta la presenza delle sei marce e nel rapporto superiore ha rilanci un po’ riflessivi (15”14 per passare da 80 a 120 senza scalare) ma in mezzo al traffico si difende egregiamente. Un’agilità cui concorrono un’erogazione lineare del motore, il cui turbo attacca già sotto i 2000 giri e in modo pressoché impercettibile, e un cambio dagli innesti dolci, solo lievemente contrastati e guidati da una leva dall’escursione accettabilmente breve.
Tipicamente monovolume nell’assetto di guida (rialzato a favorire la visibilità, per quanto facilmente adattabile a piloti di tutte le stature grazie al doppio registro del volante e a un’ampia regolazione in altezza del sedile), la Meriva ha anche il tipico comportamento di una vettura dal baricentro un pizzico più alto della media e dalle sospensioni tutte votate al confort. Pur senza generare eccessi di rollio, l’assetto è infatti parecchio morbido e molto libero soprattutto in ritorno: ne trae vantaggio il confort, tanto che la spalla ribassata dei pneumatici da 18” montati sul nostro esemplare di prova difficilmente ha presentato il conto. Semmai sono servite, le gomme extralarge e super ribassate, a garantire appoggi progressivi sul veloce, mentre invece nel misto stretto la tendenza a pompare con l’avantreno e ad alleggerire il posteriore è chiaramente avvertibile, e limita un po’ la voglia di darci dentro. Ma è solo questione di sensazioni: perché anche forzando l’andatura o rilasciando il gas a ruote sterzate i bruschi trasferimenti di carico che ne conseguono sono sempre prontamente recuperati dall’elettronica di assistenza, sollecita (e a volte anche un po’ troppo invasiva) nei suoi interventi. Lo sterzo, leggero in manovra, ha buone doti di sensibilità e prontezza a tutte le andature. E poi frena bene, la Meriva: sulla 140 cv (come pure sulla 1.7 diesel) i dischi autoventilanti anteriori sono più grandi che sulle altre versioni (308 mm di diametro contro 280) e si sente. Come si sente, anche in questo ambito, che le gomme sono extralarge.
Un bel mordente e una buona modulabilità accompagnano le decelerazioni da ogni velocità, e lo stesso responso dei rilevamenti conferma in pieno il feeling positivo con il pedale: meno di 36 metri per fermarsi da 100 all’ora e poco più di 92 da 160 ßsono dati di assoluto rilievo in relazione alla massa. Accennavamo in precedenza al buon filtraggio delle sospensioni, tanto sulle sconnessioni secche quanto sul lungo. Anche l’isolamento dai fruscii aerodinamici appare riuscito, così come non si nota l’insorgenza di rumori parassiti. Parimenti apprezzabile l’incapsulamento degli organi meccanici, come certificano i 70,1 dB misurati in accelerazione piena. Unica nota relativamente dolente di un quadro in gran parte positivo, i consumi. Pur non drammatici e pur degni di numerose attenuanti — prime tra tutte la sezione frontale e il peso — non sono bassi: nell’uso quotidiano si faticano a superare i 10 km/litro, con 10,354 in autostrada, 10,071 in città e neppure 13,5 sulle statali. Considerando che più di 54 litri non si possono imbarcare, il meno che si possa dire è che l’autonomia è modesta.

Pagella
Posto di Guida 8,5 Come ce lo si aspetta da una monovolume: si sta alti, ma le regolazioni sono efficaci. Comode le sedute allungabili
Plancia 8,5 Bella e ben realizzata, con comandi generalmente pratici, a parte quelli delle luci. Valida la disponibilità di vani portaoggetti
Abitabilità 9,5 Da una monovolume ci si aspetta soprattutto spazio. E la Meriva, tra centimetri in abbondanza e versatilità, ripaga le attese.
Bagagliaio 9 In cinque si caricano valigie per 400 litri, in due si arriva a 1.500: il posto c’è. Il modo di organizzarselo a piacere, anche.
Visibilità 8,5 La guida rialzata aiuta a percepire i limiti del frontale. Un po’ chiusa la visuale sulla tre quarti posteriore: utili i sensori, optional.
Climatizzazione 8 L’impianto automatico bizona, di serie, è sufficientemente rapido e potente. Mancano le bocchette posteriori.
Qualità 9 In relazione alla classe e al livello di prezzo la selezione dei materiali e l’accuratezza esecutiva appaiono decisamente convincenti
HiTech 7,5 Di serie non concede molto, a parte un’utile presa USB; il GPS optional costa poco, è facile da gestire ma non efficacissimo
Dotazione 9 La versione top Cosmo è decisamente ricca di suo. E completabile, con un investimento ragionevole, da varie opzioni
Prezzo 9 In assoluto non è una primo prezzo. Ma commisurando contenuti, dimensioni e freschezza di progetto è difficile spendere meno.
Motore 8 Un turbo downsized dell’ultima generazione: un po’ vuoto sotto i 2000 finché la turbina non gira, rotondo e lineare da lì in poi
Accelerazione 8,5 Mantiene quasi al centesimo le promesse del costruttore. E stacca tempi niente male per una monovolume.
Ripresa 7,5 Una tonnellata e mezza alla bilancia e sei marce, di cui le due superiori belle lunghe: difficile rilanciare senza scalare
Velocità 8 Non raggiunge quanto dovrebbe, fermando gli strumenti a quasi 191 km/h invece che a 196. Ma per la sua categoria è ok
Consumo 7 Le attenuanti ci sono tutte, a iniziare dal peso. Però è un fatto che raramente faccia più dei 10. Limitata l’autonomia
Cambio 8 Turistico per scelta della rapportatura ed escursione della leva, è complessivamente dolce e gradevolmente manovrabile.
Sterzo 8 Piace in manovra, dov’è bello leggero, e diventa piuttosto consistente in velocità, senza rinunciare alla necessaria sensibilità.
Frenata 9,5 Ottimo lavoro, Opel: convincono modulabilità e sensazioni al pedale. Molto validi anche gli spazi che abbiamo rilevato.
Tenuta di Strada 8,5 In gran parte condizionata dall’assetto cedevole, che la fa pompare un po’ sul misto, è tuttavia rassicurante
Stabilità 8,5 Rollio evidente, ma non eccessivo. L’ESP lavora con solerzia finanche eccessiva prima che il retrotreno vada per i fatti suoi.
Confort 9,5 È l’altro pezzo forte di questa esecuzione. Silenziosa, ben molleggiata, priva di rumori aerodinamici: non ci sono note stonate.
Voto Totale 177,5

Rilevamenti
Accelerazione 0-100km/h: 10″38
Accelerazione 0-1000m: 31″79
Consumo in autostrada: 10,354 km/l
Consumo urbano: 10,071 km/l
Frenata a 100km/h: 35,900 m
Ripresa da 40 a 120 km/h in VI: 26”23
Ripresa da 80 a 120 km/h in VI: 15”14
Rumore a 130 km/h: 71,800 db
Rumore pave a 50 km/h: 75,000 db
Velocità max: 190,800 km/h


fonte: [url:http://www.auto.it/prove/opel/meriva/2010/10-6414/scheda/Opel+Meriva+1.4+Turbo%2C+spazio+aperto]auto[/url]
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Re: [TEST DRIVE] Opel Meriva 1.4 Turbo Cosmo 140cv

Messaggiodi Flexdoor » 04/01/2011, 0:17

Pensavo che in velocità facesse qualcosa in più... la mia 120cv ha preso i 200km/h di tachimetro,ma 186km/h effettivi gommata 18",come consumi in autostrada sta sui 13km/l
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Re: [TEST DRIVE] Opel Meriva 1.4 Turbo Cosmo 140cv

Messaggiodi fabiolinho123 » 27/02/2012, 22:03

C'e' qualcosa che non va' :mmmm Ho acquistato oggi la mia nuova Meriva 1.4 T 120cv GPL tech pensando di aver preso l versione piu' spinta.Ora leggo di un 1.4 T 140cv ,ma da dove esce fuori?

l'avranno messa in commercio durante il tragitto di ritorno concedsionaria :piange -casa
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Re: [TEST DRIVE] Opel Meriva 1.4 Turbo Cosmo 140cv

Messaggiodi catred » 28/02/2012, 0:44

fabiolinho123 ha scritto:Ora leggo di un 1.4 T 140cv ,ma da dove esce fuori?

In effetti è un pò strano :mmmm ...anche nel configuratore del sito [I links sono riservati agli utenti registrati. Registrati!Ti aspettiamo!] non è presente la versione da 140 cavalli. :mah
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Re: [TEST DRIVE] Opel Meriva 1.4 Turbo Cosmo 140cv

Messaggiodi maroz81 » 13/03/2012, 11:18

ciao a tutti,mi è stato detto che il 140 cv non lo metto più sulla meriva,attendo conferme ufficiali.
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[TEST DRIVE] Opel Meriva 1.4 Turbo Cosmo 140cv

Messaggiodi andreacerci » 19/02/2014, 12:41

ciao ragazzi un saluto a tutti
come vi trovate con la nuova meriva??
consumi della versione gpl??
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Re: [TEST DRIVE] Opel Meriva 1.4 Turbo Cosmo 140cv

Messaggiodi tzo » 19/02/2014, 13:24

andreacerci ha scritto:ciao ragazzi un saluto a tutti
come vi trovate con la nuova meriva??
consumi della versione gpl??


Come detto anche in privato consideralo il primo avvertimento! Postare a caso solo per aumentare il numero di messaggi E INUTILE! Vieni attivato manualmente per poter accedere alle varie sezioni dopo verifica dei messaggi!
Quindi dai una letta al regolamento , passa per la sezione presentazioni e metti l'auto in firma
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