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bascina ha scritto:il problema sembra risolto "" impianto completamente vuoto"" reintegrato e oggi finalmente posso dire che anche nella mia zafira c'è il polo nord.
bascina ha scritto:siamo stati dalle 8:30 fino alle 11:30, ovvimente l'elettrauto mi ha fatto il vuoto, gia da si notava nessuna perdita, poi mi ha caricato il gas con anche il tracciante e verificato con lampada UV e nulla tutto ok.
Molto probabile che avranno fatto della manutemzione e nn hannoricaricato il clima, comunque l'ele mi ha detto di tenerlo il piu possibile in funzione e fra una settimana di ritornare per un altro controllo
bascina ha scritto:grazie per la tua sapienza, ma faccio gli scongiuri e anche una grattatina nn si sa mai![]()
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thenax ha scritto:anch'io ho un problema con la mia zafira B 2008 con clima automatico. In pratica se schiaccio il pulsante AUTO, il tasto non si illumina, i giri del motore variano, le ventole partono ma esce solo aria calda. I fusibilil sono ok, non ci sono perdite di gas, ho ricaricato comunque il circuito.
cosa puo' essere?
NightRider ha scritto:ATTENZIONE!!!!!
Mi sono messo a smontare la puleggia del compressore dato che sia il mio meccanico Opel che un utente del forum mi avevano detto che bastava ponticellare un fantomatico diodo per far tornare a funzionare tutto.....
Una volta smontata la puleggia (in compagnia dell'amico Franco che ci tiene ad essere citato) e tolto l'elettromagnete dalla sede sul compressore (lavoro piuttosto semplice ma richiede una certa pratica ed attrezzi) ho scoperto che il famoso diodo e' collegato fra i terminali di alimentazione della bobina, per cui ponticellandoli avrei arrostito come minimo un paio di fusibili.
Il diodo in questione serve poi a proteggere l'elettronica di bordo dai picchi di tensione inversa che si creano nella bobina quando viene interrotta l'alimentazione (molto frequente in autunno/inverno quando la richiesta di intervento del circuito di refrigerazione e' limitata e si inserisce ad intermittenza), e' un sistema semplice e a costo zero ma salva da danni per migliaia di euro.
Il componente da ponticellare e' invece una resistenza termica che si trova sotto ad un coperchietto di plastica in posizione diametralmente opposta ai terminali di alimentazione e sulla faccia opposta, quella cioe' che si affaccia verso il piattello.
Tolto il coperchietto con un cacciaviti basta saldare un ponticello sui terminali ed ecco la nostra elettrocalamita tornare a nuova vita.
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