Recensione Astra GTC - La forza del design

Discutiamo qui sulla nuova Astra J

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Recensione Astra GTC - La forza del design

Messaggiodi Tony83 » 16/07/2013, 15:53

Intro
- Che il mercato automobilistico stia attraversando una profonda crisi, ormai cronicizzata, non fa più notizia: le riviste specializzate sono stracolme di pagine e pagine con tabelle e grafici in cui il segno meno è una costante.

- Eppure è sorprendente come la maggior parte delle case automobilistiche cerchi di spezzare tale trand negativo ampliando in maniera considerevole la gamma dei propri modelli, senza rintanarsi in un vile e quantomai sterile stato di stand by.

- Tra i brand, diciamo così, temerari figura anche la Opel, una casa automobilistica che, dopo aver subito nel recente passato non pochi scossoni in seguito al divorzio da Fiat Group, e dopo innumerevoli vicissitudini legate alla casa madre GM, ha operato un netto e sorprendente rilancio del marchio attraverso cospicui investimenti nel design e nell’engineering.

- Puntando su risorse giovani e fresche la casa tedesca ha prodotto modelli che hanno riscosso ampiamente il favore del pubblico, recentemente sedotto dalla sfiziosa Adam, destinata ad imporsi come regina delle piccole premium, ed ammaliato dalle splendide linee e dai contenuti tecnologici della nuova Astra in versione 5 porte, Sport Tourer e GTC.

Design

- È proprio quest’ultima ad essere posta sotto la mia lente di ingrandimento: rispetto al precedente modello caratterizzato da linee decise, taglienti, molto spigolose, la nuova Astra GTC, con sigla di progetto J, sfoggia un design accattivante che la rende all’istante un oggetto desiderabile.

- La linea, infatti, è caratterizzata dalla sapiente commistione di tagli decisi, nervature profonde, e forme morbide e rotonde. Il frontale, particolarmente gradevole, si segnala per lo splendido disegno dei proiettori bixenon (AFL) con fascio luminoso adattivo, e per una calandra molto sobria, costituita dal sottile “baffetto” del listello d’alluminio che incorpora il logo del marchio, e dalla sottostante griglia a contrasto di colore nero che conferisce, insieme al bel taglio dei fendinebbia, un evidente tocco di sportività, ribadito dalla profilatura bombata del parafango con spoiler appena pronunciato.

- La fiancata, caratterizzata da una linea di cintura piuttosto alta con ridotta vetratura, presenta una portiera di generose dimensioni, sormontata da una cornice cromata che dà il via ad un andamento curvilineo il quale coinvolge anche il vetro laterale posteriore, lievemente brunito. Inoltre, spiccano la nervature a forma di L che solca in maniera evidente la parte inferiore della portiera stessa, ed il tratto deciso che dalla maniglia si estende fino al posteriore, al fine di sottolineare l’imponenza della spalla della vettura che troneggia sugli splendidi cerchi da 20” (in opzione) spider style, di grand’effetto.

- Il lato B della vettura è impreziosito da proiettori a led a forma di sopracciglio, inframmezzati dal logo Opel che campeggia al centro del portellone e che cela la comoda funzione dell’apertura bagagliaio. Piuttosto striminzito il lunotto posteriore al di sopra del quale si erge, senza eccessi, un piacevole spoiler, sicuramente apprezzato dagli sportivi che si rallegreranno, oltretutto, per la presenza di un parafango molto bombato che ingloba, nelle versioni più potenti, uno scarico cromato di forma ovale, inserito in un sottoparaurti di colore nero.

Interni

- Assolutamente rivoluzionario risulta l’abitacolo, fortemente distante dagli interni piuttosto spartani e cupi del modello precedente: la J esibisce una plancia futuristica, dominata nella parte superiore da un ampio schermo a colori al di sotto del quale è alloggiato un sistema infotainment di ultima generazione a comando vocale che prevede, a richiesta, un efficiente navigatore (Navi 900) con mappa Europa inserita su SD, completa di punti di interesse ed implementabile con Poi personali, una comoda presa USB per l’ascolto di brani mp3 e wma e all’occorrenza per il Logbook (trasferimento dei dati relativi ai propri viaggi), una presa aux per il collegamento dell’Ipod, e una radio/cd dotata di 7 altoparlanti.
Il design, senz’altro ricercato, comporta, tuttavia, un inevitabile iniziale smarrimento al cospetto della miriade di tasti che affolla la console centrale. Necessario, dunque, un periodo di accurato apprendistato.

- Particolarmente efficiente e di facile utilizzo è il climatizzatore elettronico bizona, privo, però, della comoda funzione di ricircolo automatico. Utile la possibilità di regolare la velocità di funzionamento della ventola attraverso uno specifico settaggio del menù di configurazione.

- Il quadro strumenti è sportiveggiante con all’interno, ai margini sinistro e destro, rispettivamente i quadranti del contagiri e del tachimetro dalla forma a binocolo mentre in posizione più elevata sono collocati gli strumenti della temperatura del liquido refrigerante e del livello del carburante, al centro dei quali, più in basso, si trova il display multifunzione non a colori che non brilla per ricchezza e varietà di informazioni fornite in quanto si limita a visualizzare esclusivamente l’autonomia, la velocità ed il consumo medio, i chilometri parziali ed il suggeritore di cambiata in modalità Eco.

- Bello a vedersi e piacevole da impugnare risulta essere il volante dal diametro ridotto, rifinito con cuciture a contrasto, sulle cui razze laterali sono collocati i tasti per azionare il cruise control, il limitatore di velocità, l’impianto bluetooth e l’infotainment.

- Nonostante si tratti di una vettura dalle velleità sportive l’abitacolo, a causa delle notevoli dimensioni e del passo allungato, risulta molto spazioso: tuttavia, nonostante l’ottimistica omologazione per cinque persone, il divano posteriore è in grado di accoglierne comodamente soltanto due. Inoltre, l’accesso alla zona posteriore è piuttosto disagevole, richiede qualche contorsionismo di troppo ai passeggeri.

- La qualità percepita è piuttosto elevata: i sedili sono realizzati con materiali di buona fattura, tessuto per la parte centrale della seduta e dello schienale, tecno-pelle per i fianchi laterali. Molto ben sagomati i sedili anteriori, risultano contenitivi senza, tuttavia, affaticare eccessivamente gli occupanti. Sono dotati di poggiatesta attivi regolabili anche in profondità. Stonano lievemente alcune plastiche rigide del sottoplancia ed alcuni materiali decisamente sottotono, utilizzati per il cielo dell’abitacolo e per le luci di cortesia all’interno delle alette parasole e della plafoniera.

- Discreta la dotazione di vani portaoggetti: il bracciolo, regolabile in lunghezza, risulta molto capiente anche se, a voler essere pignoli, non è frenato nella sua fase di discesa e quando lo si estende fino a fine corsa, non serra completamente, esponendo il vano alla polvere; comodo lo scomparto per le bibite fornito di chiusura a soffietto così come il piccolo vano scavato nella parte inferiore della plancia centrale al di sotto delle prese usb ed aux. Molto funzionali sia le ampie tasche anteriori ricavate nelle portiere sia gli incavi laterali posteriori in cui è possibile collocare anche bottiglie di 1.5l. Una chicca simpatica è la presenza del freno a mano ad azionamento elettrico che conferisce un tocco hitech all’abitacolo e maggiore ariosità al tunnel centrale.

- Scenografica l’illuminazione dell’abitacolo grazie all’adozione di una luce soffusa di colore rosso che si diffonde dalle maniglie apri - porta e dalla parte inferiore del cambio che risulta come sospeso. La colorazione rossa pervade anche la strumentazione, normalmente di colore bianco, alla pressione del tasto sport.
Immagine
Astra GTC J 2.0 CDTi 165 Cv Cosmo S Seashell

Optional:
-AFL
-Navi 900 con Bluetooth "vivavoce" e comandi vocali
-Sensori di parcheggio anteriori e posteriori
-Sight & Light Pack
-Freno di stazionamento elettrico
-Cerchi da 20"
-Ruotino di scorta
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